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La storia della maglia del Calcio Napoli numero 23 regalata da De Laurentiis ai consiglieri comunali (non tutti)

Le magliette di Natale regalate dal Calcio Napoli ai consiglieri comunali cittadini hanno scatenato un putiferio in città. In parte immotivato.
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Carbone, De Laurentiis e Simeone
Carbone, De Laurentiis e Simeone

Il rapporto fra Aurelio De Laurentiis, presidente del Calcio Napoli e la politica napoletana è conflittuale da sempre. Tolto il rapporto con Vincenzo De Luca, il patron della squadra azzurra non ha mai sopportato né i sindaci (se ne sono avvicendati tre, Rosa Russo Iervolino, Luigi De Magistris e Gaetano Manfredi) né i consiglieri comunali. Il motivo è facile da intuire: la concessione dello stadio di Fuorigrotta, quello che un tempo era il San Paolo e da qualche anno è stato intitolato a Diego Armando Maradona.

L'impianto sportivo è del Comune di Napoli. De Laurentiis ad ogni scadenza di contratto cerca di pagare il meno possibile in termini di canone e si lamenta ogni volta che occorre sborsare quattrini per i lavori di riqualificazione necessari alle squadre che competono in serie A e in Champions League. Dulcis in fundo: il presidente del Napoli vuole che sindaco e consiglio comunale gli vendano il "Maradona". Ma ad oggi non ha mai presentato formale proposta d'acquisto né ipotizzato una cifra dalla quale partire.

La premessa è necessaria per capire ciò che è accaduto in queste ultime ore.  E veniamo al fatto. Tranne eccezioni, quasi tutti i consiglieri comunali sono tifosi del Napoli. Negli ultimi anni la società sportiva ha sempre inviato loro un «gentile omaggio». Non è una agenda, non è una penna, è una maglia personalizzata della squadra azzurra.  Il regalo – a quanto apprende Fanpage.it – arriva ai 40 consiglieri di via Verdi nel rispetto del regolamento che disciplina le «erogazioni liberali», approvato per impedire che dalle stesse possano derivare eventi corruttivi.

Stavolta qualcosa non è andata nel verso giusto. Sembra un equivoco tirato fuori da una commedia di Eduardo Scarpetta. I consiglieri comunali che hanno scartato il cartoccio azzurro si sono divisi. Qualcuno ha sorriso, altri no. E il motivo di questo diverso stato d'animo è presto spiegato: le maglie regalo  di Aurelio De Laurentiis ai consiglieri comunali di Napoli recano tutte il numero 23.  A Napoli il numero 23 è indissolubilmente legato ad una cosa sola: nella cabala è  ‘o scemo.

Luigi Carbone, consigliere comunale dei Verdi, è anche un provetto tiktoker. E ha usato la piattaforma per lamentarsi di tutto ciò. «Per il 2024 vorrei tanto che riuscissimo ad avere un rapporto costruttivo per il bene della città di Napoli», dice. È convinto che la scelta del numeretto non sia casuale ma un messaggio ben preciso.

Aurelio De Laurentiis se vuole sa essere tagliente e sarcastico (forse per questo va molto d'accordo con De Luca). Ma per quanto ha appreso  Fanpage.it probabilmente non voleva esserlo in questo caso. Il numero 23 è semplicemente il 2023, l'anno corrente ma soprattutto l'anno in cui il Napoli ha vinto il suo terzo scudetto.

Tutto risolto, dunque? Trattandosi di calcio e di Napoli assolutamente no. Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della commissione Trasporti non ha ricevuto alcuna maglia azzurra in dono. Ha fatto "il cattivo"? No, lo spiega lui stesso: «Ad onor del vero: avevo chiesto io di non voler ricevere alcun dono da parte sua, e bisogna ammettere che ci sono 1.019.201,27 di buoni motivi  per non meritarmelo». La cifra è l'importo versato (pochi giorni fa) dalla Sssc Napoli per l'utilizzo dello stadio "Maradona" per la stagione calcistica 2023/2024.

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