La storia del pizzaiolo napoletano Gianni Cenni, catturato in Ucraina mentre combatteva per la Russia
Gianni Cenni è un pizzaiolo napoletano catturato in Ucraina mentre combatteva al fronte per conto dell'esercito russo. Il comando delle truppe d'assalto aviotrasportate ucraine ha confermato la sua identità, precisando che l'uomo è stato catturato dai paracadutisti del 78esimo reggimento nell'area di Kupiansk. La notizia è stata confermata a Fanpage.it da fonti accreditate.
Non sono ancora chiare le circostanze che avrebbero portato il pizzaiolo 51enne ad arruolarsi, se come volontario o perché costretto, come sostiene in quest'ultimo caso lo stesso Cenni in un video circolato nelle ultime ore e diffuso su canali social vicini alle forze armate ucraine. Le ultime informazioni, come riportato dal quotidiano online Today, il primo a dare la notizia della cattura, lo segnalavano nella città di Samara, sul fiume Volga, nella zona interna della Russia, verso il Kazakistan, dove avrebbe lavorato come pizzaiolo per conto del console onorario. Poi, di lui si sarebbero perse le tracce.
Cenni ha un passato travagliato, con una condanna sul finire degli anni '90 per omicidio – quando era guardia giurata – scontata, e una seconda condanna per molestie sessuali ad una bimba di 7 anni, non eseguita perché si trovava all'estero. “Cenni non è un mostro – chiarisce a Fanpage.it l'avvocato Domenico Ferraro, che l'ha assistito in appello nel secondo processo – ho sempre creduto alla sua innocenza per il processo che ho trattato. Ovviamente le sentenze vanno rispettate”. Per questa seconda vicenda Cenni è stato condannato a 7 anni e due mesi di reclusione.
Chi è il pizzaiolo Gianni Cenni
Originario di Chiaiano, quartiere nord di Napoli, 51 anni oggi, Gianni Cenni, secondo le prime informazioni, proverrebbe da una famiglia di pizzaioli. Sarebbe un ottimo pizzaiolo, tanto da essere chiamato da varie pizzerie all'estero per istruire il personale. Alla fine degli anni '90, avrebbe lavorato come guardia giurata a Milano. In questo periodo, è stato giudicato colpevole dell'omicidio di un collega vigilante, ucciso con due colpi di pistola a Milano nel 1999, quando Cenni aveva 25 anni.
Scontata la pena, dopo una decina di anni è rientrato a Napoli, dove è tornato a fare il pizzaiolo, lavorando spesso all'estero come istruttore. Qui sarebbe avvenuta la sua seconda disavventura giudiziaria, con una accusa di molestie sessuali ai danni di una bimba di 7 anni circa, figlia di parenti della sua compagna dell'epoca. Al termine del processo, Cenni è stato condannato a 7 anni e 2 mesi. Ma la sentenza non è stata eseguita perché nel frattempo aveva lasciato l'Italia.
Come è arrivato in Russia il pizzaiolo napoletano
Difficile ricostruire i suoi spostamenti da allora. Al momento della sentenza di appello del secondo processo, Cenni si troverebbe all'estero per lavoro. Dopo essere stato segnalato in Finlandia, il pizzaiolo napoletano sarebbe arrivato in Russia, nella città di Samara, sul Volga. Secondo le informazioni circolate, si sarebbe sposato con una donna russa di 38 anni e avrebbe due figli di 6 e 3 anni. Non è chiaro come sia finito nell'esercito russo. Secondo il quotidiano Today, il pizzaiolo si sarebbe arruolato a novembre 2024 e sarebbe stato catturato tra il 7 e l'8 gennaio 2025.
Il video sui social del pizzaiolo catturato
In un video pubblicato sui social nelle ultime ore, però, dove Cenni appare con la barba lunga e il volto scavato, e relativo probabilmente al suo attuale periodo di custodia presso le forze armate ucraine, il pizzaiolo afferma di essere italiano, di chiamarsi Gianni Cenni e dice: “Sono stato mobilitato illegalmente in Russia per combattere in Ucraina. Non voglio combattere. Voglio ritornare in Italia”.
La moglie russa di Cenni, secondo l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, avrebbe chiesto aiuto alle autorità regionali e alla Commissaria per i diritti umani Tatjana Moskalkova per risolvere la situazione. Ma al momento non avrebbe ancora avuto risposta.