La statuina di Giuseppe Conte dimissionario sul presepe napoletano: “Vado e torno”
La crisi di governo del gennaio 2021 con le dimissioni del premier Giuseppe Conte "approda" anche sul presepe dei personaggi famosi a Napoli, una sorta di ‘vetrina' in cui, oltre le classiche figure della Natività, dalla Sacra Famiglia ai bottegai fino ai Re Magi, si vedono anche i personaggi del mondo d'oggi, spesso piazzati sulla scena con un intento ironico. Genny Di Virgilio, maestro del presepe napoletano di San Gregorio Armeno ha riprodotto il presidente del Consiglio dimissionario con un cartello piuttosto chiaro: "Vado e torno" a ipotizzare un Conte Ter (almeno nella sua bottega). "Qualsiasi cosa accada al governo – dice Di Virgilio – mi auguro soltanto che si diano una mossa per il rilancio dell'economia".
Sono tante le botteghe che tra il 2020, quando è iniziata l'emergenza Covid e oggi, sono state costrette a ridimensionare la propria attività o addirittura chiudere i battenti nell'impossibilità di fare fronte ad affitti, tasse, spese fisse e costi vari mentre in cassa non c'era (e non c'è) più un soldo. A Natale le stradine di San Gregorio Armeno e dei Tribunali, tradizionalmente brulicanti di turisti e partenopei sono rimaste completamente deserte causa zona rossa pre-natalizia. Un provvedimento necessario ma che ha inevitabilmente avuto un impatto enorme su un comparto che ha un giro d'affari concentrato soprattutto nel periodo che va da ottobre a dicembre. "È chiaro – conclude Di Virgilio – che si è trattato di un anno orribile e speriamo soltanto che ci si renda conto che così non si può più andare avanti e mi riferisco in particolare alle piccole imprese artigiane che non hanno più ossigeno".