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La star di Hollywood Matt Dillon ricorda Massimo Troisi: “Grande attore”

Con un post sul suo profilo Instagram, il divo statunitense ha ricordato l’attore e regista napoletano, scomparso nel 1994.
A cura di Valerio Papadia
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Matt Dillon (a sinistra) e Massimo Troisi
Matt Dillon (a sinistra) e Massimo Troisi

Nonostante l'uso quasi esclusivo del dialetto nelle sue opere, la poetica cinematografica di Massimo Troisi, da sempre, è stata capace di valicare i confini, geografici e culturali. L'attore e regista di San Giorgio a Cremano, scomparso prematuramente il 4 giugno del 1994 a causa dei suoi problemi cardiaci, è apprezzato a qualsiasi latitudine. Una dimostrazione? L'endorsement di una star di Hollywood del calibro di Matt Dillon, che nelle scorse ore, sul suo profilo Instagram, ha voluto ricordare e omaggiare proprio Massimo Troisi.

Sul social fotografico di Meta, il divo statunitense ha pubblicato la foto di un poster che ritrae proprio il regista e attore napoletano. La didascalia recita: "Remembering Massimo Troisi. Grande attore!". Il post di Matt Dillon ha ricevuto migliaia di like e centinaia di commenti, anche da parte di molti fan italiani, che gli fanno i complimenti per la sensibilità dimostrata nei confronti di Troisi e ricordano l'indimenticato attore partenopeo. Tra i commenti anche quello della nota pizzeria napoletana "Concettina ai 3 Santi", che ha dedicato al divo di Hollywood tre cuori.

Chi è Matt Dillon, star di Hollywood e candidato all'Oscar

Un legame molto forte quello di Matt Dillon con il nostro Paese, visto che dal 2014 il divo americano ha una relazione con l'attrice, ballerina e coreografa italiana Roberta Mastromichele. Classe 1964, è negli anni Ottanta che Matt Dillon è diventato una star planetaria, idolo di milioni di teenager, statunitensi e non, grazie ai suoi ruoli in film cult come "I ragazzi della 56° strada" e "Rusty il selvaggio", entrambi diretti da Francis Ford Coppola.

Negli anni Novanta, poi, acquista ancora più notorietà internazionale grazie alla fortunata commedia "Tutti pazzi per Mary", mentre nel 2004 partecipa a "Crash" di Paul Haggis, che gli vale una candidatura agli Oscar come migliore attore non protagonista e la vittoria, nella stessa categoria, di un Indipendent Spirit Award.

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