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Covid 19

La situazione di martedì 15 dicembre sul Coronavirus in Campania

Resta bassa la percentuale dei nuovi contagiati in Campania, che da 4 giorni è di poco superiore al 7%; a novembre non era mai scesa al di sotto del 10%. I nuovi positivi di ieri, 14 dicembre, erano stati 1.088 (su 15.472 tamponi). La regione potrebbe diventare zona gialla Covid dalla prossima settimana. L’infettivologo Faella a Fanpage.it: “Evitiamo assembramenti, dobbiamo avere fiducia nel vaccino”.
A cura di Redazione Napoli
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È ancora in discesa il trend dei nuovi contagi Covid in Campania: la percentuale di positivi sul numero di tamponi effettuati è da quattro giorni di poco superiore al 7% (con 15.472 tamponi), in netta diminuzione rispetto a novembre, quando c'erano stati picchi del 21% e la percentuale non era mai scesa al di sotto del 12% (con eccezione un 10% registrato il 28 novembre). Visti i dati, è probabile che la Campania possa diventare zona gialla Covid; il passaggio potrebbe avvenire dalla prossima settimana.

Dagli inizi del mese, però, il numero dei guariti supera quello dei nuovi positivi, facendo quindi registrare un calo degli attualmente positivi (dai 102.495 del 1 dicembre ai 92.670 del 13 dicembre); nell'ultimo bollettino, quello del 14 dicembre (i dati sono relativi alla giornata precedente, quindi fermi alle 23:59 del 13), i guariti sono 1.648 (in totale 80.043), al fronte di 1.088 nuovi positivi. Dall'inizio della pandemia in Campania sono state contagiate 175.053. Resta però alto il numero dei decessi: nel bollettino di ieri sono stati registrati 30 morti, che portano il conteggio totale a 2.340 in Campania, dei quali 619 soltanto nei primi 13 giorni di dicembre.

Gli attualmente positivi sono 92.670. Di questi, 1.796 sono ricoverati in degenza ordinaria Covid (-8 rispetto al giorno precedente, con 3.160 posti letto disponibili, tra offerta pubblica e privata), 130 in Terapia Intensiva (-4, con disponibilità totale di 656 posti di Rianimazione per tutte le patologie) e 90.744 (-578) sono quelli in isolamento fiduciario domiciliare.

Faella: "Evitiamo assembramenti, li pagheremo con altri morti"

L'infettivologo Francesco Faella, uno dei più importanti in Italia, intervistato da Fanpage.it ha ribadito la necessità di osservare le norme di distanziamento anche e soprattutto in questa fase della pandemia, che si rivela cruciale per scongiurare l'arrivo di una terza ondata che coinciderebbe con il picco dell'influenza stagionale. Faella ha parlato poi dell'importanza del vaccino: "Ricordo tutti i bambini che ho visto morire quando ero un giovane medico, per cardiopatia difterica o con le broncopolmoniti da morbillo – ha detto – ora quelle malattie non ci sono più ed è grazie al vaccino. Dobbiamo acquisire la consapevolezza che il vaccino è il punto centrale per sconfiggere la pandemia".

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