La situazione dei terremoti ai Campi Flegrei dopo le ultime scosse di agosto 2023
In che condizioni è l'area dei Campi Flegrei dalle cui viscere del sottosuolo nascono i terremoti che fanno paura alle centinaia di migliaia di residenti? Il bollettino settimanale dell'Ingv, Osservatorio Vesuviano, resta saldo nella sua conclusione: «Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine». Eppure "si balla": l'attività sismica è frequente e preoccupa non poco.
I dati sono chiarissimi: nella settimana dal 14 al 20 agosto 2023, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 203 terremoti con magnitudo massima 3.6; da gennaio 2023 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 15 millimetri al mese. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 23 cm da gennaio 2022.
Dal punto di vista geochimico il rapporto è altrettanto chiaro:
Non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nel periodo di riferimento. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di circa 95°C, temperatura di condensazione del fluido fumarolico. Permane l’assenza di liquido nella polla di Pisciarelli.
Sul fronte dei terremoti, nella settimana 14-20 agosto 203 terremoti, 135 dei quali nel corso di 3 sciami sismici:
- il primo dalle 22:17 UTC del 15/08, costituito da 9 terremoti max 1,5
avvenuti nell'area di Pozzuoli; - il secondo dalle 08:14 UTC del 16/08, costituito da 11 terremoti max 1,8
(Mdmax=1.8±0.3), avvenuti nell'area di Pozzuoli; - il terzo dalle 23:57 UTC del 17/08, costituito da 115 terremoti con max 3.6 avvenuti nell'area di Solfatara, Pisciarelli, Accademia