Napoli, la rabbia delle operatrici comunali nelle scuole: “Eravamo super specializzate, facciamo le bidelle”
Le operatrici specializzate per il sostegno ai bambini disabili, dipendenti della Napoli Servizi, di proprietà del Comune di Napoli, sono tornate a scuola, ma la loro mansione adesso è sostanzialmente quella di bidelle. Una diatriba lunga quella tra le oltre 200 operatrici che per anni hanno svolto un lavoro con gli alunni con diverse disabilità nelle scuole comunali, e l'assessore alla politiche sociali Luca Trapanese. Loro chiedevano di rimanere al servizio degli studenti disabili, alla fine il Comune gli ha assegnato ben altre mansioni, tra cui quelle delle pulizie, del riordino delle classi, al servizio dell'insegnante di ruolo, tutti lavori materiali che nulla hanno a che vedere con la loro formazione e quello che è stato il loro lavoro negli ultimi anni. A Fanpage.it raccontano come si sono sentite tradite dall'assessore Trapanese che, dicono, le ha pugnalate alle spalle.
Da Napoli Sociale a Napoli Servizi: "Per 30 anni a sostegno dei disabili"
La storia del loro lavoro la racconta a Fanpage.it, Pina Castellano, una delle portavoci delle 200 dipendenti che hanno messo in atto un lungo braccio di ferro con il Comune ed in particolare con l'assessore Luca Trapanese del Movimento 5 Stelle. Il loro percorso nasce già dagli anni '90 come assistenti specialistiche per il sostegno dei bambini disabili, poi vengono assorbite dalla società comunale Napoli Sociale sotto l'amministrazione di Rosa Russo Iervolino. Sotto l'amministrazione di Luigi De Magistris la Napoli Sociale, a rischio fallimento, viene assorbita dalla Napoli Servizi, altra società comunale, con una delibera vengono assunte come assistenti scolastiche. "Quella definizione però – ci spiega la Castellano – non voleva dire certo assistenti materiali, anche perché quel ruolo era stato già definito per altre figure, noi a tutti gli effetti eravamo assistenti all'autonomia e alla comunicazione per i ragazzi disabili". La nuova amministrazione di Gaetano Manfredi, attraverso l'assessore alle politiche sociali Trapanese, intraprende un percorso per chiedere alle operatrici una nuova rifunzionalizzazione, prendendo il titolo ASACOM, questo perché secondo l'assessore le operatrici non avevano i titoli per svolgere quella professione. "Ma noi eravamo già contrattualizzati con quelle qualifiche – spiega la portavoce dei dipendenti – quindi non è vero che non avevamo i titoli, erano anzi riconosciuti nei fatti dal nostro stesso contratto". Il sostegno ai ragazzi disabili nelle scuole comunale è un servizio importantissimo, non solo per la crescita degli alunni, ma anche in supporto alle famiglie. E' un lavoro che si svolge nel rapporto "uno a uno", con l'obiettivo di non lasciare nessuno indietro. Intanto il percorso tracciato dal Comune insieme alle 200 operatrici doveva essere di concertazione. Ma all'inizio del mese di settembre è arrivata la nefasta novità. "A settembre all'improvviso ci viene detto che avremmo dovuto coprire un altro servizio, perché mancavano nelle scuole comunali circa 200 operatori scolastici" sottolinea Castellano. E così dopo essersi formate come operatrici super specializzate, le 200 lavoratrici di Napoli Servizi si sono ritrovate a fare le bidelle. "Oggi svolgiamo il ruolo di bidelli, sì siamo operatori super specializzati che fanno i bidelli – commenta la dipendente – dopo che per 30 anni abbiamo portato avanti una generazione di ragazzi disabili in sostegno alle loro famiglie".
"Trapanese sleale, ci ha pugnalato alle spalle"
E così quello che doveva essere un percorso graduale e di concertazione per "riqualificare" quelle che erano operatrici già molto qualificate, finisce con il subire una brusca accelerazione determinata proprio dalle scelte del Comune. Prima è stata avanzata l'ipotesi che le lavoratrici non avessero titoli, poi gli è stato chiesto di avviare una riqualificazione, ed infine, senza aspettare nemmeno la nuova formazione, sono state demansionate a bidelle. "Ci hanno demansionato e mortificato ed è quello l'aspetto che più mi addolora – spiega Pina Castellano – mi addolora che dopo 30 anni per la prima volta i bambini iniziano la scuola senza di noi che siamo un punto di riferimento. Aver visto i bambini piangere e i genitori piangere mi ha stretto il cuore". Poi le lavoratrici attaccano direttamente Trapanese: "Trapanese ci ha dato delle incompetenti in sostanza, e questo non lo meritiamo e non è vero. Con noi è stato sleale mentre noi avevamo dimostrato lealtà nei suoi confronti. Ci ha pugnalato alle spalle". Il percorso tracciato dal Comune ora prevede alcuni step, entro ottobre ci sarà un primo monitoraggio del lavoro delle operatrici e delle mansioni svolte, oltre ad una ricognizione dei titoli, ed all'inizio del prossimo anno si avranno degli ordini di servizio definitivi. "Non è possibile togliere dei titoli alle persone da un giorno all'altro – commenta Castellano – non è possibile che lo facciamo un'amministrazione comunale. Noi vogliamo tornare a fare il nostro lavoro, che ci manca, come ci mancano i nostri bambini".