La pizza fritta è tutta nera: “Ops, mi si è bruciata”. La provocazione di Vincenzo Capuano
La battuta è una citazione: quando Vincenzo Capuano sui suoi profili social scrive «ops… mi si è bruciata la pizza fritta» scherzosamente rimanda ad uno degli chef più importanti al mondo, il Massimo Bottura della "Osteria Francescana" e il suo «Oops! I drop the lemon tart» («Oops! Mi è caduta la crostatina al limone») piatto celebre del menù del ristorante pluristellato Michelin di Modena. Perché la pizza fritta di Capuano, pizzaiolo gourmet napoletano, è nero carbone? Presto detto: è letteralmente fatta col carbone, per la precisione con la farina di carbone vegetale.
Di che si tratta? Il carbone vegetale è una sostanza organica naturale. Nasce dalla decomposizione del legno in un processo che non prevede la combustione. E la pizza al carbone vegetale si fa con una farina appositamente miscelata tra farina di grano tenero tipo “00”, Farina di Grano tenero tipo “0” e il carbone vegetale usato come colorante (E153) in percentuale che non supera per legge determinati rapporti rispetto al peso della materia usata.
Gli ingredienti della pizza fritta con la farina di carbone
All'interno, la pizza fritta ha però gli ingredienti di sempre: pomodoro, ricotta, salame (o cicoli) pepe quanto basta. E in effetti è bastato proprio poco a scatenare un ridda di commenti tra "apocalittici e integrati della pizza tradizionale": chi è convinto che si tratti di uno scempio contro la tradizione e chi invece gradisce il look total black del piatto tipico partenopeo e anche la colorazione. Come sempre, ogni cosa che riguarda la pizza e la tradizione a Napoli sono oggetto di accesi e infiniti dibattiti.