La musica classica rende l’impasto della pizza più leggero. Parola di Ferdinando Simeoli
La musica non eleva soltanto l'anima, ma anche l'impasto della pizza, rendendolo più leggero. È la scoperta fatta da Ferdinando Simeoli, proprietario di una pizzeria di Pozzuoli, che ha notato come le vibrazioni prodotte dalla musica classica rendano più leggero l'impasto utilizzato per produrre la pizza.
Un assunto che il pizzaiolo della città flegrea vuole ora sottoporre a uno studio scientifico per attestarne i reali risultati e che nasce a partire da una particolare ricerca condotta dallo scienziato giapponese Masaru Emoto. Fotografando l'acqua al microscopio elettronico, dopo averla esposta a vibrazioni prodotte da diverse fonti, Emoto ha scoperto che, se sottoposta all'effetto di parole e pensieri positivi o di melodie conosciute, forma dei cristalli simili a fiocchi di neve. Cristalli che diventano del tutto sformati, se l'acqua viene sottoposta, invece, a parole o pensieri negativi e a note poco piacevoli. Simeoli ha quindi deciso di fare sua questa teoria e di creare nella sua pizzeria puteolana uno spazio in cui all'acqua, che viene poi utilizzata per fare l'impasto, viene fatta ascoltare musica classica e quindi autori come Bach, Beethoven, Mozart, Rossini e Vivaldi.
La miglior pizza del mondo è di Caserta
Ma la miglior pizza del mondo non si mangia a Napoli (e neanche a Pozzuoli), bensì a Caserta. Secondo la classifica "50 Top Pizza" 2021, la pizzeria casertana "I Masanielli" di Francesco Martucci è la prima classificata. C'è un napoletano, invece, al secondo posto: si tratta di Diego Vitagliano con la sua pizzeria "10", che ha sede nella periferia orientale di Napoli. Il terzo posto spetta a una pizzeria di Roma: "Seu Pizza Illuminati".