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La morte del poliziotto Apicella, il Comune di Napoli parte civile al processo: “Giustizia per Lino”

Il Comune di Napoli parte civile al processo contro gli aggressori di Lino Apicella, il poliziotto di 37 anni morto quando la sua automobile si è schiantata contro quella di una banda di ladri in fuga dopo un tentativo di furto in banca il 25 aprile scorso. Il Comune: “Lino era poliziotto, padre e marito. Sia fatta giustizia”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Comune di Napoli parte civile al processo contro gli aggressori di Pasquale, detto Lino, Apicella, il poliziotto di 37 anni del commissariato Secondigliano morto quando la sua automobile si è schiantata contro quella di una banda di ladri in fuga dopo un tentativo di furto in banca – diventato rapina in seguito alla reazione contro le forze dell'ordine intervenute – nella notte tra il 25 e 26 aprile scorsi. Su indirizzo del sindaco Luigi de Magistris è stata approvata la delibera, a firma dell’Assessore con delega all’avvocatura Monica Buonanno, di costituzione di parte civile dell'Amministrazione comunale nel procedimento penale. L'udienza è prevista per il prossimo 23 dicembre dopo la discussione delle questioni preliminari.

Apicella, il Comune: “Sia fatta giustizia”

L'incidente avvenne in via Calata Capodichino, dove il Comune di Napoli ha già annunciato che sarà posizionata una targa commemorativa in ricordo dell'agente eroe Apicella. “L'Amministrazione comunale – dichiara l’Assessore Monica Buonanno – schierandosi con la famiglia di Pasquale Apicella nel processo a carico degli imputati, ribadisce concretamente il suo impegno al fianco delle vittime, affinché venga fatta giustizia. Apicella era un poliziotto, padre, marito, ed è stato spazzato via mentre svolgeva il suo dovere: a lui va tutto il nostro riconoscimento, alla famiglia l’appoggio dell’intera Amministrazione. Ci costituiamo parte civile per manifestare la nostra ferma condanna verso ogni gesto violento e delinquenziale che rappresenti un pericolo per l'incolumità dei cittadini. Napoli non può essere ostaggio di criminali scellerati. Crediamo nella legalità e siamo convinti che il rispetto di questa sia l'unica via possibile per il futuro di Napoli, ed è per questo che continueremo ad agire a tutela dei cittadini e per il rispetto delle regole in ogni contesto”.

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