La moglie di Marco Marrandino, ucciso insieme al fratello Claudio: “I nostri figli non avranno la fortuna di viverti”

Un lungo abbraccio, quello della comunità di Cesa ha accompagnato i feretri di Marco e Claudio Marrandino, i due fratelli uccisi nel Casertano il 15 giugno per strada. Nessuno vuole vendetta, ma giustizia e verità.
A cura di Luca Leva
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Le vittime
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Si sono svolti a Cesa i funerali di Marco e Claudio Marrandino, rispettivamente avvocato  e imprenditore edile, uccisi lo scorso 15 giugno a colpi d’arma da fuoco mentre erano in macchina sull’Asse Mediano, all’uscita della Nola -Villa Literno. Nel giorno dei funerali il sindaco di Cesa, Vincenzo Guida, ha proclamato il lutto cittadino e diverse migliaia sono state le persone che hanno riempito la chiesa e la piazza antistante per l’ultimo saluto ai fratelli che tutti ricordano come brave persone.

La verità non è ancora arrivata – ha detto il sindaco durante il suo intervento al termine della messa – ma questa è una mia personale opinione. Certo, chi conosceva Marco e Claudio sa che non avrebbero mai intrapreso un diverbio per motivi di viabilità. E allora io rinnovo il mio invito a questa persona, affinché racconti realmente cosa sia successo”

Anche la moglie di Marco, prima dell’uscita dei feretri, ha voluto dedicare alcune parole al marito. “Ero felice con te – ha detto commossa – la nostra vita insieme era improntata al rispetto reciproco , all’aiuto, alla dedizione. Incredibile quello che ci è capitato. Io sono stata sempre orgogliosa e fiera di essere la moglie di Marco Marrandino e lo sapevi. Purtroppo i nostri figli non avranno la fortuna di viverti e di raccontarti le loro esperienza. Che ironia, nella tua immensa vita hai aiutato e supportato tutti, ma non aiuterai e supporterai i tuoi figli”
La richiesta di verità e giustizia è arrivata anche dagli amici dei fratelli. “Qui in questa chiesa nessuno cerca vendetta – ha sottolineato un amico di Marco – cerchiamo tutti giustizia attraverso la verità. Perché dobbiamo ridare dignità alla nostra terra, dobbiamo farlo per Marco e Claudio, per i figli di Marco e per i figli di tutti noi”.

Ieri, sempre a Cesa, la comunità si è riunita per ricordare i due fratelli con una fiaccolata, che è poi terminata davanti la casa della famiglia dei due.

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