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La mappa di copertura dei ripetitori 5G a Napoli: 866 antenne in città

Sono 866 i ripetitori telefonici a Napoli, compresi gli impianti 5G. Il maggior gestore è TIM con 331 installazioni, seguito da Vodafone e Wind.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono 866 i ripetitori telefonici a Napoli, tra i quali anche gli impianti 5G, secondo i dati aggiornati al 2023. Di questi 702 sono grandi ripetitori, altri 164, invece, sono i cosiddetti micro-ripetitori. Per effettuare i controlli contro l'eventuale inquinamento elettromagnetico il Comune ha chiesto ufficialmente di siglare un protocollo di intesa con l'Arpac, l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Campania. La richiesta è contenuta nella lettera del 24 ottobre dell'assessore alla Salute Vincenzo Santagada all'Arpac, finalizzato all'incremento delle attività di monitoraggio ambientale a tutela dell'ambiente e della salute pubblica.

I dati dei ripetitori a Napoli nel 2023

Nel complesso, a quanto apprende Fanpage.it da fonti accreditate, l'elenco dei ripetitori telefonici a Napoli, aggiornato all'anno 2023, include 866 impianti. Di seguito l'elenco per società:

  • Wind: 180 grandi, 36 piccoli
  • Opnet (ex Linkem): 32 grandi
  • Tim: 224 grandi, 107 piccoli
  • Vodafone: 183 grandi, 21 piccoli
  • Iliad: 83 grandi

Il protocollo d'intesa tra Comune e Arpac

L'accordo tra Comune e Arpac servirà all'amministrazione per controllare e ridurre l'inquinamento ambientale sul territorio cittadino, in particolare relativo ad agenti fisici (campi elettromagnetici e rumore) e alla matrice aria. Al fine di realizzare un rapporto di collaborazione e confronto sulle tematiche ambientali per avviare attività di interesse comune finalizzate ad implementare progressivamente ogni utile sinergia per la tutela dell’ambiente e la difesa della salute pubblica, si chiede a codesto Direttore Generale di ARPAC la possibilità di sottoscrivere un Protocollo di Intesa relativo alle tematiche sopraesposte.

Quali sono gli obiettivi dell'accordo?

  • acquisizione di elementi conoscitivi certi che consentano a tutti di esprimere valutazioni fondate su elementi oggettivi, condizione indispensabile per orientare in maniera utile le eventuali azioni di miglioramento sostenibili;
  • monitoraggi ambientali (rumore, campi elettromagnetici, aria);
  • comunicazione dei dati;
  • predisposizione di azioni mirate al contenimento degli inquinanti sulle componenti rumore,
  • campi elettromagnetici, aria

Per Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture:

Finalmente un importante risultato ottenuto! A breve verrà stipulato un Protocollo di intesa tra il Comune di Napoli, l'ARPAC e, probabilmente, anche l’ASL, finalizzato all'incremento delle attività di monitoraggio ambientale ed in particolare quello relativo ai campi elettromagnetici degli 866 ripetitori telefonici presenti in città.

Questo Protocollo rappresenta un passo significativo per l’intensificazione delle attività di controllo sulle emissioni elettromagnetiche a Napoli, finora mai regolamentato, fortemente voluto dalla Commissione Infrastrutture da me presieduta e dal Consiglio comunale, attraverso diverse interlocuzioni con il sindaco Manfredi, tra l’altro molto sensibile all’argomento, con l’Assessore all’Ambiente del Comune di Napoli Vincenzo Santagada che ha mostrato grande disponibilità, e con il Servizio Tutela dell’Ambiente, della Salute e del Paesaggio, ottimamente diretto dall’Architetto Giuliana Vespere.

E conclude:

Intensificare i controlli sulle emissioni elettromagnetiche prodotte da questi impianti di tele e radiocomunicazione è di fondamentale importanza per la cittadinanza, preoccupata per le tante notizie allarmistiche che sono apparse sul web negli ultimi tempi e che spesso si rivelano infondate.

Occorre però fornire ai cittadini dati scientifici oggettivi e aggiornati, soprattutto considerato che a Napoli, in tutte le Municipalità ed in tutti i Quartieri, sono installati decine e decine di questi ripetitori telefonici e impianti di radio diffusione, in molti casi situati “inspiegabilmente” a poca distanza l’uno dall’altro, e per i quali è giusto fornire spiegazioni alla cittadinanza. È fondamentale che la nostra città sia sempre più attenta alla sostenibilità ambientale, quindi ben vengano iniziative del genere a tutela della salute pubblica, che viene prima di tutto.

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