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La Galleria Vittoria è pronta ma non riapre. Motivo? Rubato un chilometro e mezzo di cavi di rame dall’impianto di aerazione

Il maxi furto di un chilometro e mezzo di rame nella Galleria Vittoria ne impedisce la riapertura dopo un anno di lavori. La Procura indaga sul furto.
A cura di Redazione Napoli
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La Galleria Vittoria di Napoli, fondamentale snodo dalla zona della "via Marittima" (via Acton) e l'area di Santa Lucia e via del Chiatamone, è pronta, ma non riaprirà per ora. Motivo?  Un chilometro e mezzo di rame del sistema di aerazione è stato rubato nelle scorse settimane, rendendo impossibile la riapertura del tunnel dopo i lavori di ristrutturazione iniziati poco più di un anno fa.  Sono in corso accertamenti da parte della Procura di Napoli a cui spetta l'ultima parola per la riapertura di una galleria che divide in due il capoluogo partenopeo.

Di recente l'Anas ha consegnato al Comune la documentazione relativa al completamento dell'esecuzione dei lavori. L'amministrazione comunale, a sua volta, ha chiesto il dissequestro all'ufficio inquirente partenopeo che però sta ancora conducendo l'indagine sulla sottrazione del rame.

Il rame è un metallo assolutamente ambito dai ladri che sia nelle stazioni che nei cantieri organizzano spedizioni degne di "Ocean's Eleven" per sottrarre quintali di cavi che trovano facile mercato. Il costo del rame, noto dalla notte dei tempi per le sue proprietà conduttrici di calore, oscilla tra 1 euro al chilo per quello più scadente a ben 8 euro al kg per il rame vergine.

L’intervento di manutenzione straordinaria è stato avviato lo scorso 2 agosto;  a seguito dell’ultimazione dei lavori di nuova pavimentazione da parte del Comune all’interno della galleria Anas aveva annunciato che avrebbe provveduto  al completamento del riposizionamento dei new jersey ed alla loro pulizia. In capo al Comune, invece, il rifacimento della nuova segnaletica orizzontale e la riapertura al traffico della galleria, a seguito della necessaria attestazione da parte della Procura della Repubblica in merito al ripristino della sicurezza ed alla rimozione dei pericoli.

Nella sua nota di qualche giorno fa, l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali (Anas) spiegava in cosa erano consistiti i lavori:

I lavori di Anas sono consistiti, principalmente, nella demolizione del rivestimento dei piedritti della galleria per l’intera lunghezza (625m), nonché il fissaggio dei pannelli in calcestruzzo di rivestimento mediante inghisaggi con barre filettate.
Il rivestimento dei piedritti è stato sostituito con pannelli in lamierino d’acciaio per un’altezza di 5 metri dal piano viabile; inoltre il fissaggio dei pannelli del rivestimento architettonico è stato integrato con il montaggio di una rete di protezione irrigidita con un sistema di cavi in acciaio.

Si è proceduto, come previsto, anche al rifacimento del sistema di raccolta acque di percolazione, mediante un sistema di canalizzazione ispezionabile e facilmente manutenibile.

Per quanto attiene alla attività di tipo impiantistico, oltre alla rimozione ed al riposizionamento degli elementi impiantistici interferenti con le demolizioni, sono state completate le attività di posa in opera dei cavi di alimentazione dei fari e dei segnapassi, nonché la sostituzione di quest’ultimi.

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