La frana di Ariano Irpino ha spaccato in due l’Italia che usa il treno. Biglietti aerei per Pasqua a prezzi altissimi
La frana che si è verificata martedì 12 marzo tra Ariano Irpino e Montecalvo, in provincia di Avellino, un quarto di chilometro di dissesto documentato dalle immagini dall'alto, sta dividendo in due l'Italia che usa il treno per spostarsi da Sud a Nord. Ci sarà lo stop di un mese alla circolazione ferroviaria tra Foggia e Benevento, dunque sarà tagliata in due l'Italia tra il versante tirrenico e quello adriatico all'altezza del confine tra Campania e Puglia.
Il risultato? Un bel guaio per pendolari e viaggiatori che usano i treni ogni giorno ma anche per chi vuole comprare biglietti in vista delle vacanze di Pasqua.
Gli aerei dal Nord per Napoli e per la Puglia sono già schizzati alle stelle, così i treni Frecciarossa e Italo. Basti pensare che solo ieri 24 treni alta velocità hanno subito variazioni nel percorso o addirittura cancellazioni dell'intera tratta. Se n'è accorto anche il Codacons: l'associazione dei consumatori dopo lamentele e segnalazioni ha deciso di inviare esposto all’Antitrust affinché apra una istruttoria urgente sul caso.
Abbiamo verificato le tariffe dei voli da destinazioni nazionali per gli aeroporti della Puglia, scoprendo che i biglietti di sola andata per i collegamenti delle prossime ore arrivano a superare i 350 euro.
Ad esempio il volo Torino-Bari di domani 17 marzo parte da un minimo di 355 euro, per volare oggi 16 marzo da Bologna a Brindisi servono 267 euro, 242 euro se si parte da Torino diretti a Bari e quasi 200 euro se si vola da Verona o Venezia; da 268 euro il biglietto Palermo-Bari del 17 marzo.
Perché c'è stata la frana ad Ariano Irpino
Partiamo dall'inizio: cosa è successo? Martedì 12 il cedimento nella zona irpina, tra Ariano e Montecalvo, provincia avellinese; mercoledì sera Reti Ferroviarie Italiane (Rfi) ha reso noto il risultato degli approfondimenti tecnici: danneggiato uno dei pozzi di areazione della galleria Starza e dissesto localizzato dell'opera, già nel 2020 sottoposta a«importanti lavori di adeguamento infrastrutturale» di Rfi.
Predisposti lavori urgentissimi: rimozione dei detriti presenti sui binari, demolizione e ricostruzione del pozzo di areazione, ripristino della parte strutturale dissestata della galleria. Ultima fase: monitoraggi geologici dell'area interessata dalla frana e indagini strutturali della galleria. Ci vorrà almeno un mese, si terminerà a metà aprile se non a fine aprile.
Frana Ariano Irpino, come cambia il trasporto ferroviario
I treni Alta velocità e Intercity fermeranno anche nelle stazioni di Benevento e Foggia, dunque tempi più lunghi di percorrenza. Tra le due stazioni è stato attivato un servizio sostitutivo con bus.
Scrive Trenitalia a tal proposito:
I treni Alta Velocità e Intercity possono subire limitazioni di percorso, cancellazioni e sostituzioni con bus nella tratta interessata con significativi ritardi. È possibile rinunciare o riprogrammare il viaggio.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, «segue con grande attenzione quanto accaduto sulla linea Foggia-Caserta ed è costante contatto con Rfi» , fa sapere il Mit.
C'è un modo per ottenere informazioni e aggiornamenti in tempo reale sull’andamento della circolazione ferroviaria, con le notizie diffuse dalla Sala Operativa Trenitalia, ed è quello di usare il servizio Infomobilità, disponibile sul sito della compagnia di trasporti.
La geologa: "Il dissesto idrogeologico, minaccia seria e costante”.
Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia, fa un quadro di quanto accaduto:
L'episodio, oltre a causare il forte disagio dell'interruzione di circa un mese dei collegamenti ferroviari con forti ripercussioni soprattutto nella provincia di Foggia, riporta alla luce il dissesto idrogeologico come una minaccia seria e costante in molte parti del nostro territorio.
Servono studi e valutazioni approfondite del territorio, dove la fragilità a volte è insita nella stessa componente geolitologica e geomorfologica, prevedendo interventi a breve, medio e lungo termine.
Servono politiche di tutela e salvaguardia del suolo evitando interventi ‘solo' nella fase di urgenza senza progettazioni a grande scala territoriale.