La fontana delle Sirene a Napoli, una delle più belle della città, riportata all’antico splendore
La fontana delle Sirene di piazza Sannazaro a Napoli è una delle più belle e probabilmente meno note in città: forse per la posizione che non favorisce certo le visite o la "contemplazione" se non da lontano. Fatto sta che la struttura monumentale era segnata dal tempo e dallo smog e ora è ritornata a nuovo splendore, merito di un lavoro di recupero realizzati dai tecnici di Abc, azienda speciale del Comune di Napoli, alla quale è affidata la gestione del ciclo idrico integrato. L’intervento ha riguardato in particolare la rifunzionalizzazione dell’impianto idraulico attraverso la sostituzione di pompe, anelli, augelli, la modifica delle lance di carico dei giochi d’acqua e la sostituzione del quadro elettrico con l’installazione di una nuova centralina di comando elettropompe, lavori che sono stati svolti a valle di un intervento di derattizzazione.
I tecnici hanno effettuati trattamenti dell’acqua che va disinfettata e decalcificata per evitare che possa danneggiare i marmi della fontana, e trattata per evitare la formazione di alghe e altra vegetazione. Abc ha inoltre realizzato un impianto di ricircolo che impedisce lo spreco d’acqua.
La storia della fontana delle Sirene a Napoli
La fontana fu eretta dallo scultore Onofrio Buccini nel 1869 per ornare i giardini della stazione ferroviaria, ma nel 1924 fu spostata in piazza Sannazaro in occasione dell’inaugurazione della Galleria Laziale, che collega Mergellina a Fuorigrotta. La fontana è un gruppo marmoreo composto da un’ampia vasca ellittica nel cui centro si erge lo ‘scoglio’ su cui poggiano quattro animali simbolo di tradizioni iniziatiche: un cavallo, un leone, un delfino e una tartaruga, oltre ad alcune piante acquatiche. A sovrastare il gruppo scultoreo, la Sirena Partenope che con il braccio destro stringe una lira, mentre il braccio sinistro è puntato verso l’alto.