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La Festa dei Gigli di Barra monitorata contro le infiltrazioni della camorra: analizzate anche le canzoni dei neomelodici

Quasi 24 ore di monitoraggio per la Festa dei Gigli di Barra: i poliziotti hanno seguito la manifestazione a caccia di “segnali” dei clan.
A cura di Nico Falco
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Obiettivo principale, evitare che (ancora una volta) una manifestazione a sfondo religioso e particolarmente sentita si trasformi in un veicolo per omaggiare la camorra. E così, per quasi 24 ore, la Polizia ha monitorato tutte le fasi della Festa dei Gigli di Barra, analizzando minuziosamente il percorso e, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, anche le canzoni neomelodiche. In campo gli agenti del commissariato San Giovanni Barra e personale della Scientifica, dalle 19 di ieri, 24 settembre, fino alle 6 di oggi; per la manifestazione il termine era stato fissato alle tre, in realtà la festa si è conclusa circa un'ora dopo, intorno alle 4.

I percorsi monitorati per evitare gli "inchini"

Il percorso delle paranze e degli obelischi era sicuramente uno degli aspetti più "pericolosi", visto che a Barra c'è stato già un precedente, e anche clamoroso: nel 2011 il boss Angelo Cuccaro sfilò tra la folla in Rolls Royce accompagnato dalla colonna sonora del film "Il Padrino" suonata dai musicisti, scese davanti al giglio "Insuperabile" e seguì, dal palchetto, l'annuncio del minuto di silenzio per "i nostri morti"; la scena fu immortalata in un video pubblicato all'epoca da L'Espresso.

Oggi il clan Cuccaro esiste ancora e, secondo l'ultima mappa della camorra dell'Antimafia, è ancora egemone insieme agli Aprea. Nonostante i percorsi fossero stati presentati prima della manifestazione, gli agenti hanno comunque verificato che non ci fossero cambi di direzione dell'ultimo minuto, con "inchini" davanti alle abitazioni dei pregiudicati.

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Festa dei Gigli di Barra, acquisite le canzoni neomelodiche

L'altro aspetto fondamentale è quello delle canzoni neomelodiche, che spesso sono state utilizzate dai clan come forma di comunicazione, per rendere omaggio ad un gruppo criminale o anche per lanciare messaggi più o meno in codice. Per questo motivo i testi sono stati acquisiti e, dopo una prima verifica effettuata dagli stessi agenti, sono stati trasmessi alla Direzione Distrettuale Antimafia e restano a disposizione dell'autorità giudiziaria. Al primo esame non sono stati evidenziati riferimenti "particolari".

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