La famiglia Di Lauro ha chiesto di sapere quando sarà dissequestrata la salma di Cosimo
Sapere quando e se verrà dissequestrata la salma di Cosimo Di Lauro per poter celebrare i funerali. È questa la richiesta avanzata dalla famiglia di Cosimo Di Lauro, boss di Secondigliano e figlio di Ciruzzo ‘o milionario, morto nel carcere di Opera, a Milano. La richiesta è stata redatta dallo storico avvocato del boss, Saverio Senese, come apprende Fanpage.it. La famiglia, stando a quanto spiegato dal legale, si sarebbe rivolta a un suo collega per poter avere notizie, che ha chiesto a Senese di occuparsi della vicenda, essendo lui l'avvocato di Cosimo Di Lauro. È indiscrezione di queste ore, tuttavia, il probabile divieto ai funerali in forma pubblica a Secondigliano da parte della Questura di Napoli, che starebbe predisponendo l'iter come da prassi in questi casi.
La data non è ancora stata fissata in attesa dell'espletamento dell'autopsia. La Procura di Milano, che ne ha disposto l'esecuzione, insieme a una consulenza medico legale e tossicologica, punta a chiarire non solo le cause della morte ma anche le condizioni del detenuto al 41 bis. Il pm Roberto Fontana ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo a carico di ignoti. Un atto "prudenziale" e in questi casi necessario per poter svolgere gli accertamenti medico legali e l'autopsia. Proprio sulle cause del decesso di Cosimo Di Lauro è stata inviata una seconda richiesta al Ministero della Giustizia, sempre da parte dell'avvocato Senese, perché si svolgano tutti gli accertamenti necessari.
L'avvocato Senese ha visto l'ultima volta Cosimo Di Lauro molti anni fa. «Mi trovai davanti una persona inespressiva» spiega a Fanpage,it .«Io parlavo e lui mi guardava con gli occhi sbarrati, a un certo punto si girò e se ne andò. Ho continuato a difenderlo nonostante tutto per un dovere di correttezza professionale, ma devo dire che non ho ottenuto grandi risultati». La notizia del decesso del boss di Secondigliano è stata comunicata al suo avvocato via Pec, posta certificata, dalla direzione del carcere alle 7.10 del mattino: «Suo assistito è deceduto».