La falsa mozzarella di bufala veniva venduta ai supermercati in Italia, Francia e Austria
A leggere l'etichetta, quella che veniva prodotta nell'azienda di Vitulazio (Caserta), e che arrivava nei caseifici e nei supermercati, in tutta Italia e all'estero, era mozzarella di bufala campana con marchio Dop. Nei fatti, però, veniva usato anche latte vaccino, spesso in prevalenza rispetto a quello bufalino. Trucchetto che, hanno ricostruito i carabinieri, veniva utilizzato da un grosso nome del settore: si tratta dell'azienda casearia ABC Agricola Casearia Bufalina Srl, di proprietà di Angelo Piccirillo, in passato anche vicepresidente del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP. All'imprenditore furono sequestrate 1.500 cagliate bulgare, non utilizzabili per la produzione di mozzarelle Dop, il cui disciplinare prevede anche norme sull'origine.
False mozzarelle di bufala, 3 misure cautelari
La truffa è emersa da una indagine condotta tra l'agosto e l'ottobre 2023 dai carabinieri della stazione di Vitulazio col supporto di quelli del Reparto Tutela Agroalimentare di Salerno, sotto il coordinamento della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Le misure cautelari, emesse dal gip sammaritano, sono state eseguite questa mattina, 8 maggio, dai carabinieri della Compagnia di Capua: disposto il divieto di dimora nella provincia di Caserta per tre persone, accusate di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di frodi aggravate nell'esercizio del commercio.
La truffa è stata ricostruita con un lavoro di raccolta e di analisi di dati Gps, telefonici, l'ascolto delle intercettazioni e i servizi di osservazione, oltre che con le analisi effettuate sui prodotti sequestrati.
La finta Dop venduta in Italia e all'estero
Il caseificio vendeva, nel proprio punto vendita e attraverso altri punti vendita in Italia e all'estero, mozzarelle di bufala campana con marchio DOP e mozzarelle di bufala indicando che erano state prodotte usando il 100% di latte di bufala,. quindi seguendo il rigido disciplinare; i carabinieri hanno invece accertato che, per quelle mozzarelle, veniva usato anche il latte vaccino. I prodotti venivano distribuiti anche ad altri caseifici della zona, del Nord e del Sud Italia, oltre che in Francia e in Austria, ed alcuni di questi erano destinati anche alla grande distribuzione.
