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La donna ferita per errore nella sparatoria in corso Lucci: “Qui si rischia di morire per niente”

La sparatoria è avvenuta nei pressi della stazione di Napoli. Una donna di 68 anni è stata colpita di striscio da uno dei proiettili vaganti: sono stati oltre 50 i bossoli rinvenuti sul posto dalla Polizia Scientifica. “Ho fatto l’insegnante d’asilo per tutta la vita, trasmettendo fiducia in questa città: oggi l’ho persa”
A cura di Francesca Del Boca
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È stata colpita da una pallottola all'addome la 68enne napoletana che mercoledì scorso si è trovata per caso nel bel mezzo della sparatoria in corso Arnaldo Lucci, nei pressi della stazione di Napoli.

Un vero e proprio agguato a colpi d'arma da fuoco, con oltre 50 bossoli rinvenuti sul posto dalla Polizia Scientifica, che ha coinvolto anche un 18enne (che sarebbe stato il reale obiettivo del raid armato). "Un incubo. Non riesco ancora a crederci", sono oggi le parole della donna, ricoverata all'ospedale del Mare. "Temevo di morire: il pensiero è andato ai miei familiari".

"Non mi sembrava possibile che potesse essere capitata una cosa del genere alle sei e mezza di sera su una strada principale come corso Lucci", ha raccontato a Il Mattino dopo l'intervento per estrarre la pallottola vagante. "Stavo camminando su corso Arnaldo Lucci, ho sentito degli spari che mi sembrava provenissero dai vicoli", la sua testimonianza. "Ho cominciato a correre per rifugiarmi in un negozio quando ho sentito un dolore forte nella parte alta della gamba. Ho continuato a correre fino a raggiungere il negozio dove mi hanno soccorsa. Ho immaginato che mi avessero ferita con una pallottola".

Nel negozio la donna viene accolta e fatta sedere. Qui l'ambulanza le presta i primi soccorsi, per trasportarla poi in ospedale in codice rosso. "Mi preoccupavo di non far allarmare i miei figli. Se mi fosse accaduto qualcosa di più grave, chi li avrebbe avvisati? E con quali parole?".

La 68enne oggi è fuori pericolo. "Ma non è normale rischiare la vita mentre si cammina per strada e, negli ultimi mesi, la nostra città ha contato più di una vittima innocente, uccisa da colpi di pistola", il suo appello. "Ho fatto l’insegnante d’asilo per tutta la vita, trasmettendo fiducia in questa città ma oggi l’ho persa. Napoli è diventata troppo pericolosa, le persone perbene rischiano di morire per nulla".

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