La chiesa di San Gennaro nel Bosco di Capodimonte e restaurata da Calatrava ora è una meraviglia
È stata finalmente riaperta al pubblico questa mattina dopo 50 anni, dopo essere stata restaurata, la chiesa di San Gennaro nel Bosco di Capodimonte. La restaurazione è stata effettuata dal famoso architetto spagnolo (naturalizzato svizzero) Santiago Calatrava, archistar nota in tutto il mondo per le sue opere, che ha ridecorato la chiesa con il sostegno economico della Regione Campania e con il supporto degli allievi dell’Istituto Superiore a Indirizzo Raro Caselli-De Sanctis, che sorge proprio nei paraggi della chiesa. "In uno dei luoghi più suggestivi di Napoli, valorizziamo l’arte, la bellezza e la tradizione per attrarre turisti e creare lavoro per i giovani" ha scritto Vincenzo De Luca, governatore campano, su Facebook.
Alla cerimonia di riapertura della chiesa di San Gennaro, questa mattina, oltre al presidente della Regione Campania, erano presenti anche l'architetto Santiago Calatrava, il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, il ministro della Cultura Dario Franceschini, il prefetto di Napoli Marco Valentini, l’ambasciatore di Spagna in Italia Alfonso Maria Dastis Quecedo e il console Carlos Maldonado.
"Un’opera d’arte globale in cui diverse arti (porcellana, tessitura, smaltatura, pittura) convergono in un lavoro autonomo che rende omaggio alla luce di Napoli e all’eccellenza dell’artigianato artistico campano" il commento dell'archistar Santiago Calatrava.
Storia della chiesa di San Gennaro
Fortemente voluta da re Carlo di Borbone per coloro che abitavano il Bosco di Capodimonte, la chiesa di San Gennaro fu edificata nel 1745: il progetto fu affidato a Ferdinando Sanfelice (il cui palazzo, che prende il suo nome, è uno dei più iconici del Rione Sanità e di Napoli tutta, ndr.). Nel 1776, la chiesa di San Gennaro venne elevata a parrocchia "della gente campareccia e dedita ai lavori mercenari", ma venne chiusa al culto nel 1969.