La cassetta postale col trucco: dietro c’è il doppiofondo per nascondere la droga
I carabinieri l'hanno scoperto dopo aver trovato una telecamera nascosta tra i gradini: se era lì, serviva a controllare qualcosa. E, ispezionando scale e pareti, hanno trovato il nascondiglio della droga: era nel doppiofondo di una cassetta postale, si accedeva tramite un meccanismo dotato di batterie. Il ritrovamento tra i palazzoni del Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, durante un servizio antidroga.
La cassetta postale "col trucco" si trovava nell'edificio c6/3. I militari della Compagnia di Caivano, ispezionando il palazzo, hanno notato un riflesso su uno dei gradini, proveniente da quello che sembrava un frammento di vetro tra le piastrelle. Esaminando meglio, hanno scoperto che si trattava, in realtà, dell'obiettivo di una microcamera, puntata sul portone di ingresso. Era praticamente impossibile da notare se non con una luce puntata contro. Ed era, palesemente, un sistema per tenere d'occhio chi entrava nello stabile.
Da quel ritrovamento i carabinieri hanno capito che in quell'androne c'era sicuramente qualcosa da nascondere. Hanno controllato quindi gradini e pareti, ma senza trovare nulla. Finché non hanno esaminato anche le cassette della posta: alcune di queste erano aperte e il suono che restituivano se si batteva con le nocche faceva capire che dietro c'era un vuoto invece della parete. Con un piede di porco l'hanno sradicata e hanno trovato il doppiofondo, sbloccabile tramite un congegno elettronico: conteneva 242 grammi di hashish, 14 di crack, 10 di cocaina, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Tutto il materiale è stato sequestrato, per il momento a carico di ignoti.