Campania confermata zona gialla Covid. Ma i contagi sono in aumento
La Campania resta zona gialla Covid secondo la classificazione del Dpcm che divide le classi di rischio in tre colori con progressive restrizioni, gialla, arancione e rossa. Lo si evince dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute: le sette Regioni che hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente sono Umbria, Toscana, Puglia, le Province autonome di Trento e Bolzano, la Liguria, e l'Abruzzo. La Campania ha un Rt ovvero un indice di contagiosità medio, dello 0,8 con un rischio classificato come «moderato».
Le zone gialle, arancioni e rosse questa settimana
Riepilogando: sono dieci (erano 11 la settimana precedente) le Regioni a rischio moderato: Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Molise, provincia di Trento, Toscana. Nove sono a rischio basso: Calabria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d'Aosta e Veneto. Cinque regioni (Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Trento e Toscana) sono ad alto rischio di progressione da moderato ad alto.
Nello specifico il range di Rt della Campania è fra un minimo di 0,73 e un massimo di 0,91. Vi sono tuttavia crescenti elementi di criticità, aumento di focolai e dei ricoveri nelle strutture ospedaliere di degenza ordinaria e terapia intensiva. Sale a 0,95 l'Rt nazionale dallo 0,84 della scorsa settimana e sempre sul fronte nazionale circa un caso positivo su 5 in Italia risulta positivo alla variante inglese del Nuovo Coronavirus, molto più contagiosa.
Proprio sul tema delle varianti al virus, scrive l'Istituto superiore di Sanità:
In questa fase delicata dell'epidemia si conferma la circolazione diffusa di varianti virali a più elevata trasmissibilità nel nostro paese. L'attuale quadro a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali. In alcuni contesti, un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l'incidenza è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid-19 in area critica.