La Campania resta zona bianca. Ma la vera paura è per settembre
La Campania resta zona bianca Covid. La nostra regione, così come le altre, non supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Lo riporta il settimanale monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 2 per cento. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è fisso da qualche giorno al 6 per cento.
Ieri, giovedì 5, abbiamo avuto 670 nuovi positivi ai tamponi per virus Sars-CoV2: i valori si avvicinano a quelli registrati a maggio di quest'anno. Il tasso di incidenza settimanale ha sforato il limite per l’ingresso in zona gialla: coi nuovi contagiati è arrivato a 51,5 nuovi positivi per 100mila abitanti. Ma, come abbiamo imparato a capire, l'incidenza dei positivi oggi non è più il valore dirimente per stabilire la riclassificazione del rischio e delle restrizioni Covid-19. Ovviamente la grande paura è che una decisa risalita dei parametri possa mettere a rischio le attività in apertura a settembre.
Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, nella sua periodica proiezione sui contagi e sulle occupazioni ospedaliere individua di qui al 23 agosto prima una risalita decisa – proprio in questi giorni – e poi una nuova discesa dei ricoveri che comunque si mantengono ben sotto la soglia minima di attenzione, merito della campagna vaccinale che riduce mortalità e ospedalizzazioni.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, in testa in termini di dosi somministrate c'è la Lombardia con 12.559.471 (con il 98,7 per cento delle dosi ricevute), seguita da Lazio con 7.002.497 (93,2 per cento) e subito dopo proprio dalla Campania con 6.769.353 (94,4 per cento).