La Campania resta zona arancione. Atteso passaggio alla gialla a metà dicembre
La Campania resta zona arancione: lo ha deciso il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce dei dati analizzati dall'Istituto Superiore di Sanità. A cambiare colore, e passare così da arancioni a gialle, saranno dunque Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte, che dal 13 dicembre dunque entreranno nella zona di rischio minore per la pandemia di Coronavirus. Restano arancioni, dunque, soltanto Abruzzo (che però esce così dalla zona rossa), Toscana, Campania, Valle d'Aosta e l'Alto Adige, mentre il resto d'Italia è totalmente "giallo". L'obiettivo di tutta la nazione nella zona di minor rischio entro Natale, dunque, è sempre più vicino.
Obiettivo zona gialla entro il 20 dicembre
La Campania, tuttavia, rimane speranzosa: l'obiettivo è quello di diventare zona gialla entro il 20 dicembre, ed è concretamente raggiungibile alla luce dei dati del contagio di questi giorni, che restano bassi nonostante l'elevato numero di morti (più di 500 soltanto nei primi dieci giorni di dicembre). Il passaggio in zona gialla permetterebbe in primis la riapertura di bar e ristoranti, ancora chiusi al dettaglio ma aperti per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio: settore della ristorazione che è anche uno dei settori più colpiti durante l'emergenza Covid.
De Luca: "Natale e Capodanno non esistono quest'anno"
Duro intanto l'affondo del presidente Vincenzo De Luca, che quest'oggi ha chiesto più rigore al Governo centrale. "Quest'anno non esistono Natale e Capodanno", ha spiegato nella consueta diretta social del venerdì pomeriggio il presidente della regione Campania, che ha poi rimarcato ancora una volta la necessità di una linea dura da parte del Governo centrale, per poi annunciare: "Nell'ordinanza approvata, stop ai viaggi alle seconde case e agli spostamenti tra i Comuni", per poi invitare il Governo nazionale a non cedere "alla demagogia delle Regioni del Nord Italia", mantenendo così la linea del rigore.