Qualcuno probabilmente commenterà compiaciuto: «L'importante è che se ne parli!» illudendosi che forse, nell'anno 2023 (quasi 2024) la comunicazione istituzionale si fondi sulla viralità e sulla battuta più che sull'autorevolezza del brand. L'Anm, azienda napoletana di mobilità, la società pubblica che a Napoli gestisce bus, tram, metropolitana linea 1 e funicolari, non è sicuramente nell'elenco dei brand più amati dai cittadini di Partenope.
È (quasi) normale: in Italia le compagnie di trasporti locali sono associate alle comunicazioni su ritardi, scioperi, cambio percorsi, disagi. Dunque, cosa fare per "cambiare colore al cavallo", ovvero per cambiare passo, per farsi percepire diversamente? Qualcuno avrà pensato di buttarci dentro ‘o presepe: tanto fra Eduardo, San Gregorio Armeno e la città del boom turistico ormai va bene tutto e il contrario di tutto.
E così, l'Azienda mobilità ha pensato di piazzare tre attori vestiti da Re Magi sui mezzi di trasporto pubblico. I Magi evidentemente sono tirati in ballo poiché evocano il concetto di viaggio sotto Natale: i tre saggi astrologi, come riportato dal Vangelo di Matteo, seguendo «l'astro divino» (la Stella Cometa) giungono da Oriente fino a Gerusalemme e di lì a Betlemme per adorare il Bambino Gesù appena nato, recandogli i tre doni che tutti conosciamo: oro, incenso e mirra.
«A Natale scegliamo il trasporto pubblico» dice lo slogan di Anm sui social. Su Facebook da tempo l'azienda del Comune di Napoli ha scelto di vietare (in maniera antidemocratica) i messaggi degli utenti che quotidianamente la bersagliavano a causa dei malfunzionamenti del trasporto pubblico a Napoli.
Ma su altri social, come X (l'ex Twitter) gli utenti danno sfoggio della propria ironia: «A Natale scegli il trasporto pubblico? Noi vorremmo sceglierli anche per andare al lavoro…». E ancora: «Lo facciamo, ma ci vuole tanta fede…». Altre battute degne di nota? «È più facile trovare la mirra, che un mezzo pubblico a Napoli». E infine: «Hanno messo i Re Magi perché sulla metropolitana partono oggi e arrivano a gennaio».