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La barella ha le batterie scariche, ferito in incidente deve aspettare la seconda ambulanza a Napoli

Un cittadino napoletano, coinvolto in un incidente stradale a Secondigliano, ha dovuto attendere una seconda ambulanza: la prima aveva le batterie della barella scariche.
A cura di Nico Falco
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Un uomo, rimasto coinvolto in un incidente stradale e soccorso da un'ambulanza del 118, ha dovuto aspettare un secondo mezzo perché, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, le batterie della barella erano scariche e i sanitari non hanno potuto quindi posizionare il ferito sul mezzo. È successo nel tardo pomeriggio di oggi in via del Cassano, a Secondigliano, periferia nord. L'uomo è riuscito alla fine ad arrivare al Pronto Soccorso del Cardarelli, dove è stato affidato ai sanitari; le sue condizioni non sono gravi. La società che gestisce il servizio, pur confermando il guasto tecnico, precisa che da schede in possesso della centrale operativa l'intervento non è durato due ore ma poco meno di un'ora e che il ritardo complessivo dovuto all'imprevisto è stato di circa dieci minuti.

L'incidente è avvenuto poco dopo le 19 di oggi, 3 febbraio. La vittima, un autista soccorritore dell'Asl Napoli 2, era in scooter e si è scontrata con un automobile. Credeva di non essersi fatto nulla, ma poco dopo ha accusato dei malori e ha quindi avvisato il 118. Nell'attesa del mezzo ha avvisato anche un collega, che lo ha raggiunto sul posto e si è occupato dei primi controlli, effettuando le manovre previste in caso di traumi e verificando che non avesse emorragie. La prima ambulanza sarebbe arrivata alle 20:21 in via del Cassano, proveniente da piazza Municipio e dopo diversi solleciti. L'uomo è stato quindi posizionato sulla barella ma, quando i sanitari hanno azionato il sistema di sollevamento, si sono accorti che non funzionava.

La causa era la batteria: totalmente scarica. Così come erano scariche anche le altre due batterie di scorta presenti nel mezzo. E il sistema di alimentazione, che tiene in carica la barella quando è posizionata nell'ambulanza, era evidentemente fuori uso. Impossibile ovviare manualmente: il supporto, installato sui mezzi della Heart Life, che di recente si è aggiudicata la gara d'appalto per il servizio del 118 dell'Asl Napoli 1, è esclusivamente elettronico e non è azionabile a mano. Così non è rimasto altro da fare che chiamare una seconda ambulanza. Nel frattempo l'uomo è rimasto a terra, riparato dal freddo solo grazie a una coperta termica portata dal collega.

Heart Life: "Intervento di un'ora, ritardo complessivo di 10 minuti"

In merito all’episodio, la Healt Life precisa:

Dalla scheda di intervento risulta che la prima richiesta è giunta alla centrale alle ore 20:11. La prima ambulanza, partita un minuto dopo, è arrivata in via del Cassano alle 20:25. La seconda è arrivata sul posto alle 20:35 ed è ripartita alle 20:49. Il paziente era al Cardarelli, con accettazione ultimata, alle ore 21:21.

In merito al disservizio tecnico, l’equipaggio ha segnalato di avere effettuato il controllo sulle batterie ad inizio turno e che entrambe apparivano cariche. Quando è arrivato il nostro meccanico ha appurato che si era creata una ossidazione, probabilmente dovuta alla caduta accidentale di acqua ossigenata, che aveva quindi bloccato il funzionamento. La barella è stata ripristinata immediatamente. Infine, precisiamo che, nell'attesa, siamo stati noi a fornire la coperta termica e non il collega del ferito che lavora, come lui, per una associazione di volontariato operativa sull'Asl Napoli 2. 

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