La banda del furto col carrozzino: in 5 per ripulire una profumeria di Chiaia dei prodotti più costosi
Ormai polizia e carabinieri, in tempi di social network, devono stare più dietro agli aggiornamenti di Facebook e Tik Tok che a raccogliere denunce dietro la scrivania. I video delle telecamere interne dei negozi – vuoi per la rabbia del commerciante beffato, vuoi per il senso di impotenza che deriva dal furto o dalla rapina – vengono sempre più spesso condivisi sui social addirittura in alcuni casi prima della stessa denuncia alle forze dell'ordine. Alcuni personaggi, politici, giornalisti o "creator", sono collettori di questo materiale. Uno di loro è sicuramente Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale e re dei social applicati alla politica in Campania. Oggi Borrelli ha condiviso il video delle telecamere di videosorveglianza di una profumeria, in via Chiaia, in cui si vedono 5 persone, due donne e tre uomini, di cui due minorenni, mentre rubano la merce in esposizione.
Borrelli spiega la tecnica della "famiglia con carrozzino": Dalle immagini si riesce a capire chiaramente la tattica messa in atto dai ladri. I due uomini adulti hanno distratto la persona alla cassa mentre la donna, adulta, e il ragazzo, minorenne, hanno preso dei profumi dagli scaffali per nasconderlo nelle borse o sotto i vestiti. I 5 non hanno mancato di portare con se, all’interno di un passeggino, anche un bimbo.
E il consigliere ambientalista commenta:
Sono scene di quotidiana follia quelle che si vivono nella nostra città. Un'intera famiglia dedita alla delinquenza che istruisce e incita anche i più piccoli, non sappiamo se figli o nipoti, a commettere questi reati. Dalle immagini si capisce che non è la prima volta per quella che sembra essere una squadra di delinquenti ben rodata.
In questi casi la realtà supera l’immaginazione perché, come se quanto raccontato non bastasse, queste persone hanno pensato bene di munirsi di passeggino e portare con loro anche un bimbo di pochi mesi.
Per questa gente ci vogliono pene esemplari e soprattutto chiediamo con forza l’intervento dei servizi sociali. I minorenni vanno sottratti alle famiglie dei delinquenti e salvati dalla malavita prima che sia troppo tardi.