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Julian Assange, fondatore di WiliLeaks, cittadino onorario di Procida

Julian Assange cittadino onorario di Procida: la decisione, all’unanimità, del consiglio comunale isolano per il fondatore di Wikileaks, da 3 anni in carcere.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Julian Assange cittadino onorario di Procida. Il fondatore di WikiLeaks si trova rinchiuso da tre anni in un carcere di massima sicurezza in Inghilterra, e in tanti chiedono la sua liberazione. Il giornalista australiano è finito al centro del ciclone nel 2010, quando sul portale WikiLeaks iniziarono ad apparire diversi documenti classificati come confidenziali e in alcuni casi segreti riguardanti le attività dell'esercito statunitense in Afghanistan ed Iraq. Poco dopo sono iniziate una serie di accuse, alcune delle quali archiviate e poi riaperte, richieste di estradizione negli Stati Uniti d'America e altro ancora, fino a quando nel 2019 venne arrestato in Inghilterra, luogo dove ancora oggi si trova in carcere, in attesa che i giudici dell’Alta Corte di Londra decideranno sull'estradizione: la data è prevista tra il 20 e 21 febbraio del 2024 prossimo.

Con l'annuncio della data fissata dai giudici per l'estradizione, si moltiplicano le iniziative che chiedono il suo rilascio, mai interrotte fin dal 2010, anno in cui iniziarono tutti i problemi legati al suo impegno con Wikileaks. L'ultima, in ordine di tempo, è la cittadinanza onoraria del comune di Procida, che quest'oggi ha annunciato in una nota ufficiale:

Il consiglio comunale del Comune Di Procida ha conferito, a maggioranza, la cittadinanza onoraria a Julian Assange. Questo atto amministrativo è uno strumento che i Comuni possono adottare per esprimere solidarietà e vicinanza, a personalità che si sono distinte per azioni ritenute significative per la comunità. Azioni che non per forza hanno un legame specifico con il territorio ma che, nel complesso, testimoniano valori universali, nel caso di specie: libertà di pensiero, libertà di critica, diritto ad un giusto ed equo processo, per citarne alcuni. Napoli, Roma, Reggio Emilia, Milano, Bari – tra gli altri – hanno già approvato in consiglio comunale questo provvedimento. A questa lista di Comuni si aggiunge oggi anche la nostra isola, confermando la sensibilità della comunità a determinati valori e dello sguardo sempre aperto verso l'orizzonte che abbiamo nei secoli testimoniato.

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