Jabil, l’azienda lascerà Marcianise: a rischio licenziamento 420 lavoratori
L'azienda statunitense Jabil lascerà Marcianise, il cui stabilimento è ritenuto "insostenibile nel medio periodo". E per i circa 420 lavoratori è l'ennesima doccia gelata per una vertenza che già va avanti da diverso tempo: indette 16 ore di sciopero ed un corteo che ha paralizzato il traffico nella zona industriale di Marcianise. I sindacati, intanto, annunciano battuglia: già negli ultimi anni erano fuoriusciti 300 lavoratori, e l'azienda stessa aveva lasciato intendere che avrebbero potuto esserci altri tagli. Ma non una chiusura completa dello stabile.
"La multinazionale ha ufficializzato il suo addio al mercato italiano e la volontà di lasciare lo stabilimento di Marcianise, definito insostenibile nel medio periodo", hanno dichiarato Raffaele Paudice, della segreteria Cgil Napoli e Campania, e Sonia Oliviero, segretaria generale della CGIL Caserta, che in una nota congiunta hanno poi spiegato: "continueremo a batterci con i laboratori in tutte le sedi, compreso il tavolo di crisi presso la regione Campania, di cui chiediamo l’immediata convocazione, perché non riteniamo accettabile che il nostro territorio sia segnato da un destino di abbandono produttivo in cui gli unici strumenti a nostra disposizione siano ammortizzatori sociali e incentivi a soggetti senza prospettive industriali".
"Le lavoratrici e i lavoratori Jabil dopo l’assemblea con i delegati di Fiom, Fim, Uilm e Failms decidono di sfilare in corteo nelle strade adiacenti allo stabilimento per manifestare il loro dissenso alla decisione della multinazionale di abbandonare il territorio", fa sapere invece la Fiom, "Con i fatti e non a chiacchiere, come continuano a fare i politicanti di mestiere, ci si batte per difendere le aziende e il lavoro su un territorio che vive una desertificazione industriale inarrestabile".