Ispezione del ministero al carcere di Santa Maria Capua Vetere dopo i pestaggi
I pestaggi della Polizia Penitenziaria ai detenuti nel carcere "Uccella" di Santa Maria Capua Vetere saranno oggetto di una ispezione disposta dal ministero di Giustizia che avrà luogo nelle prossime ore. Dal palazzo di via Arenula lo staff del Guardasigilli Marta Cartabia tiene a far sapere che l'ispezione non sarà pro forma, anzi scaverà (questo almeno è l'intendimento) in fatti, persone e circostanze.
A capo della commissione ispettiva, è stato indicato il direttore generale della sezione Detenuti e trattamento del ministero, Gianfranco De Gesu. Solitamente non è così: la commissione ispettiva è composta da personale territoriale. Dunque questo sarebbe un segnale iniziale della volontà del Dap di seguire in via diretta a livello centrale le attività ispettive. Il direttore generale riferisce infatti
solo ai vertici del Dipartimento amministrazione penitenziaria.
Commissione d'inchiesta sulle violenze nel carcere?
Le agghiaccianti immagini delle violenze ai danni dei carcerati continuano a indignare e generare reazioni politiche. Il senatore del Partito Democratico Franco Mirabelli dice che si pensa a proporre la costituzione di una commissione d'inchiesta in Parlamento che tratti non solo la vicenda a Santa Maria Capua a Vetere, ma tutte le violenze che si sono perpetrate nelle carceri italiane negli ultimi anni. «Ci stiamo pensando, è una strada percorribile. Sarebbe necessaria – osserva il vicepresidente dei senatori del Pd – una commissione d'inchiesta ad hoc che si occupi di queste situazioni».
L'ex ministro Bonafede risponde
La polemica tra le forze politiche sui pestaggi avvenuti nell'istituto penitenziario campano coinvolge anche l'ex Guardasigilli Alfonso Bonafede, ieri tirato in ballo con forza da Matteo Salvini. Ieri Salvini si è recato sul luogo dove sono avvenute le violenze ma senza incontrare i detenuti. «Chi ha una divisa ha il doppio delle responsabilità e, dunque, deve pagare più degli altri, però non si può dare del macellaio all'intero corpo della Polizia penitenziaria, che fa un lavoro enorme» ha detto.
E oggi Bonafede replica con durezza con una nota:
Sui giornali di oggi si leggono alcuni titoli e ricostruzioni totalmente falsi sui gravissimi fatti di Santa Maria Capua Vetere, con particolare riferimento all'attività svolta al tempo da me e dal ministero della Giustizia. Preciso, come è già evidente e documentalmente provato, che il ministero si è mosso immediatamente nel pieno rispetto delle prerogative e dell'indipendenza dell'autorità giudiziaria che ha portato avanti le indagini per accertare i fatti. Ogni altra speculazione è totalmente infondata e per tale ragione adiro' le opportune vie legali contro ogni falsità e strumentalizzazione nei miei confronti