Ispezione al ristorante in Penisola Sorrentina: tutti i lavoratori irregolari o a nero
Si fa un gran parlare in questi ultimi mesi di forte ripresa del turismo e delle attività ricreative del lavoro nei ristoranti e nei bar e di come gli imprenditori lamentino di non trovare manodopera perché – sostengono – i lavoratori preferiscono il Reddito di cittadinanza al lavoro. La questione ovviamente non sta in questi termini e le centinaia di lettere giunte a Fanpage.it che parlano di sfruttamento e precariato lo dimostrano.
Ci sono poi vicende che oggettivamente fanno cascare le braccia. In queste settimane Carabinieri e Guardia di Finanza stanno battendo i territori a vocazione turistica della Campania – che sono tanti – per verificare se nei locali, bar, ristoranti, pub eccetera, sono rispettate le norme igienico sanitarie ma anche quelle per il corretto inquadramento dei lavoratori che vi operano. A Piano di Sorrento i militari i della locale stazione e per i militari del nucleo ispettorato del lavoro di Napoli sono andati per cercare lavoro sommerso e lo hanno trovato. Durante le operazioni, infatti, i militari hanno denunciato a piede libero il titolare di un ristorante ubicato in pieno centro cittadino. Sui 10 lavoratori trovati, 8 sono risultati irregolari mentre gli altri 2 erano addirittura in nero, ovvero invisibili alla previdenza sociale e senza alcuna tutela.
In pratica la totalità degli impiegati non era regolare. Le irregolarità riguardano la mancata sottoposizione alla visita medica di dipendenti e la mancata formazione dei dipendenti. Per l’imprenditore anche sanzioni penali per quasi 34mila euro e sanzioni amministrative per 9.700 euro. L’attività è stata, ovviamente, sospesa, in attesa della regolarizzazione di camerieri, baristi e quant'altro.