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Investe la compagna con l’auto dopo una lite per due volte: arrestato per tentato omicidio

Ai carabinieri aveva raccontato di averla investita per sbaglio: la stessa vittima aveva confermato la sua versione. Ma dopo settimane di indagini, per lui è scattato l’arresto per tentato omicidio, simulazione di reato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Aveva raccontato di aver investito la compagna "per errore", durante una rapina dalla quale stavano tentando di scappare. E anche lei aveva confermato questa versione alle forze dell'ordine. Ma, secondo gli inquirenti, non era vero nulla: anzi, lui l'avrebbe investita volontariamente, al termine di una lite e per ben due volte. La ricostruzione della vicenda da parte delle forze dell'ordine è avvenuta dopo diverse settimane di indagini, caratterizzate anche dall'omertà di diverse persone, come spiegato anche dai militari dell'arma che hanno indagato sulla vicenda.

L'uomo, un 43enne di Casoria, è stato arrestato nelle scorse ore a Casalecchio sul Reno, in provincia di Bologna, dalla locale stazione dei carabinieri su mandato del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli. L'uomo è gravemente indiziato di tentato omicidio, simulazione di reato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. I fatti risalgono alla scorsa notte di Capodanno ad Ercolano, nella provincia vesuviana partenopea.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma della Tenenza Carabinieri di Ercolano, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, i due avrebbero avuto un violento litigio attorno alle 3.20 della notte di Capodanno ad Ercolano. La coppia era ferma in una stradina cieca alle pendici del Vesuvio, quando durante il litigio lei sarebbe scesa dall'automobile, mettendosi sdraiata davanti l'auto per non farlo andare via. Lui, a quel punto, l'avrebbe investita volontariamente passandogli sopra ben due volte, finendo con lasciarla "incastrata" sotto lo stesso veicolo. Trasportata in ospedale in codice rosso, la donna aveva riportato vari traumi ma era stata salvata dall'intervento dei medici.

Ai carabinieri, tuttavia, l'uomo raccontò che la donna si fosse nascosta dietro l'auto perché la coppia era stata vittima di una tentata rapina: lui, nel tentativo di scappare, non avrebbe visto la donna nascosta dietro l'automobile, finendo così per investirla "accidentalmente". A complicare le indagini c'era stata anche la vittima stessa, che aveva confermato questa versione, ritenuta invece dagli inquirenti inverosimile, finendo perfino con il non denunciare l'uomo. A causa di un clima definito "omertoso" da parte degli altri presenti, che alla vista dei carabinieri erano scappati, gli inquirenti hanno dovuto lavorare attraverso perizie e intercettazioni per risalire alla verità dei fatti. E così nei giorni scorsi per l'uomo è scattata la custodia cautelare in carcere, perché gravemente indiziato di tentato omicidio, simulazione di reato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

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