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Investe e uccide due ragazzi e va agli arresti domiciliari, la Procura fa ricorso: lo vuole in carcere

Presentato l’appello al Riesame per chiedere il carcere per il 34enne che, il 30 novembre, travolse una coppia in via Terracina, a Napoli.
A cura di Redazione Napoli
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Le due giovani vittime, Lucia Morra e Francesco Altamura
Le due giovani vittime, Lucia Morra e Francesco Altamura

La Procura di Napoli ha presentato appello al Tribunale del Riesame per chiedere il carcere per il 34enne napoletano che, con la sua automobile, aveva travolto due giovani, uccidendoli, in via Terracina, la principale strada che collega i quartieri napoletani di Bagnoli e Fuorigrotta, e sottoposto agli arresti domiciliari su decisione del gip. L'incidente risale alla notte tra venerdì 29 e sabato 30 novembre, vittime il 23enne Francesco Altamura e la 20enne Lucia Morra, entrambi residenti nella zona collinare di Napoli, che quella sera erano usciti insieme.

Sottoposto agli esami di prassi, il 34enne era risultato positivo ai test sull'assunzione di alcol e droga. L'indagato è accusato di duplice omicidio stradale, nei giorni scorsi ha sostenuto l'interrogatorio di garanzia e si attende ora la fissazione dell'udienza al Riesame. La Procura di Napoli aveva chiesto la detenzione in carcere in carcere in attesa del processo ma il gip era stato di diverso avviso e aveva concesso i domiciliari; la misura precautelare, come anticipato da Fanpage.it, era stata eseguita dagli stessi agenti il 21 novembre scorso.

Quella notte l'impatto fu tremendo: lo scooter su cui viaggiavano i due ragazzi venne praticamente sollevato e finì al suolo dopo aver carambolato in aria. Secondo gli accertamenti, affidati alla sezione Infortunistica Stradale della Polizia Locale di Napoli, l'automobile stava procedendo ad alta velocità ed aveva centrato in pieno lo scooter dopo aver invaso la corsia opposta di marcia. Nei momenti immediatamente successivi era stato lo stesso 34enne ad allertare il 118, chiedendo l'invio di una ambulanza sul posto perché si era reso conto delle gravissime condizioni dei due; nonostante i tentativi dei sanitari, però, per la coppia non c'era stato nulla da fare.

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