Intossicati dopo aver mangiato funghi, i quattro sono gravi: due sono in terapia intensiva
Sono giudicate gravi le condizioni delle quattro persone – tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare e residenti nel centro storico di Napoli – che hanno accusato un malore dopo aver mangiato dei funghi velenosi raccolti in un boschetto dei Camaldoli, zona collinare di Napoli; una quinta persona, una donna di 92 anni, è purtroppo deceduta a causa dell'intossicazione. I quattro sono ricoverati all'ospedale Cardarelli che, nel tardo pomeriggio di oggi, ha diramato un bollettino sulle loro condizioni: si tratta di tre uomini e una donna, di età compresa tra i 50 e i 70 anni.
"I quattro sono vigili, ma presentano un quadro clinico serio; due di essi sono in terapia intensiva, mentre altri due sono in degenza ordinaria. La valutazione dei pazienti è stata fatta dal Centro Antiveleni del Cardarelli, a seguito di analisi di laboratorio che hanno confermato quanto riferito dai pazienti" si legge nella nota diramata dall'ospedale.
I quattro hanno scambiato funghi velenosi per funghi commestibili
Uno dei quattro intossicati, nella giornata di venerdì 12 maggio, si è recato in una zona boschiva alle spalle dell'ospedale Monaldi e ha raccolto alcuni funghi, spuntati dopo le violenti piogge. Tutti erano convinti si trattasse di Prataioli selvatici, mentre invece i funghi erano i cosiddetti Tignosi di primavera (Amanita verna), estremamente tossici per l'organismo umano.
La famiglia ha consumato i funghi durante la giornata di ieri, sabato 13 maggio: durante la notte, i cinque si sono sentiti male. Mentre la 92enne è morta in casa, gli altri quattro soltanto questa mattina, intorno alle 9, si sono recati all'ospedale Cardarelli, dove sono stati ricoverati.