Insulti razzisti agli studenti napoletani, il sindaco di Venezia si scusa: “Tornate, siamo città accogliente”
Gli studenti napoletani in gita a Venezia per il ballo storico in costume erano stati insultati con commenti razzisti e omofobi. Dopo la denuncia della preside, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha deciso di porgere le sue scuse alla scolaresca partenopea: ""Con grande rammarico – scrive il primo cittadino della "Serenissima" in una lettera aperta – ho letto dell'esperienza che avete vissuto Lei e i suoi studenti durante la Vostra recente visita a Venezia. Le ingiurie e gli insulti che Lei e i ragazzi provenienti da Napoli avete ricevuto sono inaccettabili e non riflettono in alcun modo i valori della nostra Città, che ha sempre accolto con rispetto e apertura le diverse culture e tradizioni. Mi dispiace davvero tanto".
La preside aveva denunciato l'accaduto sui social
L'episodio risale ai giorni del 20-22 dicembre scorsi, come raccontato a Fanpage.it dalla dirigente scolastica dell'Istituto superiore Archimede di Ponticelli, Rori Stanziano. Una ventina di studenti, tra ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni, era andata in gita d'istruzione a Venezia per partecipare ad un ballo storico, in costumi d'epoca ottocenteschi in un hotel a 5 stelle del centro di Venezia. La scolaresca aveva alloggiato in un B&B e si stava recando nell'albergo, quando era stata pesantemente insultata da un gruppo di ragazzi, con epiteti offensivi: "Napoletani e terroni di me*da", "tr*ie, tornate a casa vostra", avevano gridato i giovani, che si erano accorti dell'accento napoletano dei visitatori. Una scena che aveva molto turbato la scolaresca e i suoi insegnanti.
La lettera del sindaco di Venezia agli studenti napoletani insultati
La storia era stata raccontata poi dalla docente in un post su Facebook, al rientro a Napoli, come riportato da Fanpage.it, ed era stata informata la assessora alla Scuola della Regione Campania, Lucia Fortini, che si era detta rammaricata per l'accaduto, pur non desiderando fare di tutta l'erba un fascio.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha deciso di rispondere con una lettera pubblica:
Venezia ha una storia di dialogo, integrazione e incontro, ed abbiamo sempre condannato ogni atto di mancanza di rispetto nei confronti di chiunque, soprattutto di chi porta con sé la ricchezza della propria storia e della propria cultura. A nome della città e mio personale, desidero porgere pubblicamente a lei e a tutti i ragazzi le mie più sincere scuse per quanto accaduto. La invito a tornare a Venezia assieme ai suoi studenti, nostri ospiti, per conoscerci personalmente e per farvi scoprire anche ambiti meno conosciuti del nostro territorio.