Insulti e sanpietrini contro una famiglia nel rione Sanità: “Erano in 15. Il più grande aveva 13 anni”
«Siamo stati prima insultati, poi ci hanno lanciato contro dei sanpietrini. Mia moglie ha ricevuto un pugno all'addome». A raccontare a Fanpage.it l'ennesimo episodio di violenza avvenuto nel rione Sanità, quartiere Stella di Napoli, è il protagonista che ha chiesto di mantenere l'anonimato per proteggere la sua famiglia.
L'uomo, sua moglie, i suoi due bambini e un amico di famiglia stavano tornando a casa lo scorso sabato, 27 novembre, quando, tra le 20 e le 20.30, sono stati raggiunti da un gruppo di 15 ragazzini, tra loro maschi e femmine. «Erano piccoli, avevano dai 9 ai 13 anni, non di più». La famiglia e l'uomo che li accompagnava si sono successivamente recati a pronto soccorso, dove la donna ha ricevuto una prognosi di 15 giorni. «Mia moglie è rimasta incastrata nel gruppo e quindi è stata assalita».
L'uomo spiega a Fanpage.it di aver denunciato l'episodio. «Questo gruppo è in giro da parecchio, noi solitamente evitiamo il contatto, passiamo sempre sul marciapiede opposto quando li vediamo». Il protagonista dell'episodio di violenza ha raccontato di aver sentito altri residenti lamentarsi della presenza della baby gang che, in passato, ha già infastidito altre persone. «Noi oltre a ricevere insulti e sfottò, non avevamo mai visto altro. Ora sono passati alle maniere forti».
A denunciare l'accaduto anche Francesco Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde: «Qui parliamo dell'ennesima baby gang pericolosa che va individuata e punita al più presto». Borrelli ha spiegato sulla sua pagina Facebook che i residenti continuano a denunciare una situazione ormai insostenibile. «Chiediamo immediatamente un intervento – prosegue il consigliere regionale – per verificare l'accaduto e individuare i responsabili. I residenti, ormai, hanno il terrore di uscire di casa temendo per la propri a salute. È il momento di dire basta».
Liudmyla Skliar colpita alle gambe nel rione Sanità
L'aggressione avvenuta ai danni della famiglia e dell'amico è solo l'ultimo episodio di violenza avvenuto nel rione partenopeo della Municipalità 3. Borrelli ha ricordato che qualche settimana fa si è verificata una sparatoria che ha coinvolto una donna di origini ucraine, rimasta gravemente colpita alle gambe.
«Purtroppo solo poche settimane fa – ha spiegato nel post sulla sua pagina Facebook – c'è stata una sparatoria e ci sono stati feriti alla Sanità. Una donna ucraina Liudmyla Skliar fu colpita per sbaglio alle gambe da un pregiudicato agli arresti domiciliati che stava sparando a un cittadino russo che aveva "osato" fermare il figlio dodicenne dopo che il piccolo pirata della strada aveva investito una donna nel quartiere». Liudmyla ora è costretta sulla sedia a rotelle e non si sa quando potrà tornare a camminare. Una situazione resa ancor più drammatica dal fatto che la donna, a causa delle sue attuali condizioni, è impossibilitata a lavorare.