Insegnante ucciso a scuola a Melito, lo sfogo del sindaco: “Si è toccato il fondo, non ci abbandonate”

Si indaga ancora sull'omicidio del professore Marcello Toscano, insegnante di sostegno della scuola "Marino Guarano" di Melito, nella provincia di Napoli, ucciso proprio nella scuola: gli inquirenti hanno fermato un collaboratore scolastico, che non ha ancora confessato, rendendo ancora sconosciuti i motivi della morte dell'insegnante. Aspettando che si faccia piena luce sull'efferato delitto, il sindaco di Melito Luciano Mottola, nelle scorse ore, si è lasciato andare a uno sfogo, lamentando soprattutto una certa assenza delle istituzioni sul territorio. Su Facebook, il primo cittadino ha scritto:
Ancora una volta la nostra città è stata sconvolta da un gravissimo fatto di cronaca in un momento in cui sembrava poter ritrovare la tanto agognata serenità. L’assassinio di un insegnante all’interno del cortile di una scuola è forse il punto esclamativo su una questione, quella dell’emergenza sicurezza, che sin dal primo momento ho cercato di attenzionare al governo centrale ma che non ha avuto ancora risposte concrete, nonostante le continue sollecitazioni
Il sindaco di Melito, poi, prosegue la sua analisi sull'emergenza sicurezza nella sua città, comune anche ad altre cittadine dell'hinterland partenopeo:
Ti senti piccolo piccolo, quasi inerme. Al punto da avere voglia di mollare tutto, ma poi viene fuori l’orgoglio e la volontà di voler lottare per cambiare il destino, apparentemente già segnato, della nostra Melito ed allora lanci un disperato appello a Sua Eccellenza il Prefetto di Napoli, al fine di ottenere un dispiegamento maggiore di forze dell’ordine sul nostro territorio. Un’emergenza criminalità che non la si può certamente combattere con i mezzi attualmente a disposizione, ma che deve essere ai primi posti nell’agenda del nascente governo se non si vorrà abbandonare Melito, e tante altre realtà come Melito, al proprio destino