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Inondavano Napoli e provincia di sigarette di contrabbando: 13 arresti

Blitz all’alba dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli ad Afragola, nella provincia partenopea: i militari dell’Arma hanno arrestato 13 persone, gravemente indiziate di “associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri”. L’organizzazione inondava Napoli e provincia di sigarette di contrabbando.
A cura di Valerio Papadia
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Vasta operazione quella scattata alle prime luci dell'alba di oggi, martedì 2 febbraio, e messa in campo dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli ad Afragola, nella provincia partenopea: i militari dell'Arma hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti di 13 persone, che sono state arrestate perché fortemente indiziate di "associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri". I 13 arrestati (8 misure di custodia cautelare in carcere e 5 di sottoposizione agli arresti domiciliari) facevano quindi parte di un gruppo criminale che inondava di sigarette di contrabbando Napoli e provincia. Le indagini dei carabinieri si stanno concentrando in queste ore alla ricostruzione delle dinamiche interne al gruppo criminale, con particolare riferimento all'approvvigionamento delle sigarette di contrabbando; i militari stanno cercando di individuare anche l'esistenza di altri appartenenti all'organizzazione criminale.

Le indagini, svolte dai carabinieri della stazione di Afragola e coordinate dalla Dda di Napoli, sono state effettuata tra il luglio del 2018 e l'aprile del 2019 e hanno permesso di ricostruire le dinamiche dell'organizzazione criminale, che si approvvigionava dei tabacchi lavorati esteri attraverso il mercato illegale fiorente nel capoluogo campano, ma anche dai territori limitrofi, come Cardito e Crispano. Gli inquirenti hanno individuato anche i punti, ad Afragola, nei quali le sigarette di contrabbando venivano vendute, come l'area del cimitero comunale, il centro storico della città e il Rione Salicelle.

La criminalità organizzata è tornata pesantemente ad investire nel contrabbando di sigarette, come ha rivelato un recente rapporto proprio della Direzione distrettuale antimafia di Napoli relativo al periodo che va dal luglio al dicembre del 2019. I magistrati antimafia di Napoli hanno anche ipotizzato che, con la crisi economica portata dalla pandemia di Coronavirus, le sigarette di contrabbando potrebbero tornare a costituire un business di primaria importanza per la camorra. Per quanto riguarda l'approvvigionamento, poi, lo sguardo è rivolto sempre di più all'estero, con particolare riferimento all'Europa dell'Est.

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