Ingv, tre giornate dedicate agli 80 anni dall’eruzione del Vesuvio del 1944
Tre giorni dedicate all'eruzione del Vesuvio del 18 marzo 1944: le ha organizzate l'Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OV), assieme al Dipartimento della Protezione Civile (DPC), alla Protezione Civile della Regione Campania e all'Ente Parco Nazionale del Vesuvio, con la collaborazione all'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e del Comune di Ercolano.
Si inizia domenica 17 marzo: tre giornate di visite gratuite alla sede storica dell'Osservatorio Vesuviano e ai luoghi del vulcano, per famiglie e studenti in zona rossa. A fare da guida, il personale dell'Ingv assieme a personale della Protezione Civile e del Parco Nazionale del Vesuvio. L'intero percorso di visita ha durata di circa due ore, ed è organizzato per gruppi di 50 persone. Servirà la prenotazione gratuita: le visite avverranno tra le 9 e le 15, in orario diurno. Domenica 17 marzo, le visite saranno aperti a tutti, mentre il 18 e il 19 marzo saranno dedicate agli studenti di terza media. Partenze scaglionate, in questo caso, dalle 9 fino alle 12 per entrambi i giorni.
L'eruzione del 18-21 marzo 1944
L'ultima eruzione del Vesuvio iniziò il 18 marzo del 1944, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale e che porto alla semi-distruzione di San Sebastiano e Massa di Somma, più danni alle altre città vesuviane, oltre a 12.000 evacuati a Portici da San Sebastiano, Massa di Somma e Cercola. Furono colpite anche alcune basi statunitensi e britanniche nel Vesuviano, con i soldati che ebbero a loro volta l'ordine di evacuare verso Napoli. Fu proprio grazie alla loro presenze che oggi ci sono foto e video dell'eruzione, l'unica del Vesuvio di cui ci siano immagini reali e non disegni d'epoca.