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Ingoia una batteria e rischia di soffocare: bimbo scortato in ospedale dalla polizia, è stato operato

Il salvataggio degli agenti sulla Tangenziale di Napoli: i poliziotti hanno scortato l’auto sulla quale si trovava il bimbo fino all’ospedale più vicino.
A cura di Valerio Papadia
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Ha rischiato di morire il piccolo Gabriele, bimbo napoletano, mentre giocava nella sua cameretta: ha ingoiato una pila da orologio, di quelle piccole, tonde e piatte. E probabilmente non ce l'avrebbe fatta senza l'intervento di alcuni agenti della Polizia di Stato. Accortisi del problema, i genitori lo hanno caricato in auto e hanno imboccato la Tangenziale di Napoli, a quell'ora congestionata dal traffico automobilistico. Nel frattempo, le condizioni del bimbo sono peggiorate: il piccolo è diventato cianotico. I genitori hanno così deciso di allertare i soccorsi.

Ricevuta la richiesta dalla Sala Operativa, gli agenti del commissariato Poggioreale della Polizia di Stato si sono precipitati sulla Tangenziale e hanno individuato la vettura sulla quale viaggiava il piccolo Gabriele, scortandola in pochi minuti all'ospedale più vicino. Qui, uno dei poliziotti ha prelevato il bimbo dall'auto e lo ha affidato alle cure dei sanitari: sottoposto a una radiografia, il personale medico ha riscontrato la presenza di una batteria da orologio nell'esofago.

Il piccolo Gabriele è stato sottoposto a un intervento chirurgico che, grazie a una tecnica innovativa e non invasiva ha consentito di rimuovere la batteria dall'esofago. Grazie all'intervento dei poliziotti prima, e dei medici poi, il bimbo sta bene: è ancora ricoverato in ospedale, in attesa di poter tornare a casa a godersi il resto delle festività natalizie insieme alla sua famiglia.

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