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La influencer del sesso: con Instagram vendeva video e incontri. In due anni 150mila euro, tutti in nero

La Guardia di Finanza ha indagato 3 sex influencer, di cui una residente nel Napoletano: vendendo foto, video e incontri sessuali avrebbero guadagnato in nero 400mila euro in due anni.
A cura di Nico Falco
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Fotografia di archivio
Fotografia di archivio

Si partiva dai video e dalle foto su richiesta, ma c'era chi si spingeva anche oltre, offrendo una lista di "pacchetti" che comprendevano anche prestazioni sessuali. Tutto da pagare tramite PayPal, Postepay, anche con buoni Amazon. E, rigorosamente, in nero. Un giro d'affari ricostruito dalla Guardia di Finanza e che ruotava intorno a tre sex influencer che, vendendo dirette streaming, chat e immagini personali, avevano messo da parte un tesoretto complessivo di circa 400mila euro in due anni; tra loro anche una giovanissima che vive nel Napoletano, che avrebbe guadagnato 150mila euro e la cui famiglia è risultata anche percettrice del Reddito di cittadinanza.

Foto e video venduti online, indagate 3 sex influencer

Le tre giovani (una 24enne residente a Ravenna, una 30enne residente a Roma e una 26enne residente in provincia di Napoli) sono state individuate dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziario della Guardia di Finanza di Ravenna in una indagine nata da segnalazioni di sospetto riciclaggio trasmesse dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma riguardanti 21 persone che, seppur formalmente disoccupate, avevano movimentato nel tempo grosse somme di denaro o avevano ricevuto frequenti bonifici esteri.

I finanzieri hanno ricostruito che quei soldi arrivavano proprio dalla vendita di contenuti online da parte delle tre ragazze attraverso piattaforme, canali social e siti Internet; i compensi arrivavano quindi dagli stessi social network, tramite i bonifici, o dai fan, che pagavano con ricariche per l'acquisto di foto, video, chat, dirette streaming. Tutto in totale evasione di imposte.

Gli accertamenti hanno riguardato le sole annualità 2020 e 2021, secondo le stime gli introiti non tassati corrispondono a circa 400mila euro. Per la ragazza residente a Ravenna è stato redatto e trasmesso il relativo verbale, mentre per le altre due sono state inviate segnalazioni ai reparti della Guardia di Finanza di Napoli e Roma.

I pacchetti su Internet: "rose" per video e per incontri sessuali

La giovane del Napoletano, hanno accertato i militari, era inserita in un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza: sono state quindi avviate le pratiche per la sospensione del beneficio e per il recupero delle somme fino ad ora elargite, corrispondenti ad oltre 16mila euro. La ragazza usava i propri canali social come "vetrina", pubblicando fotografie che la ritraevano seminuda e in pose ammiccanti, e aveva pubblicato una "offerta" decisamente esplicita.

Proponeva oltre dieci "pacchetti", ognuno dei quali con descrizione inequivocabile e rispettivo costo, espresso in "rose" anziché in euro come vuole il gergo di Internet per le offerte a sfondo sessuale: 300 rose, ovvero 300 euro, per 3 ore in webcam, 500 rose per passare una notte insieme, 300 euro per un rapporto sessuale (con maggiorazione di 100 euro per un rapporto a tre) e, tra gli ultimi pacchetti, anche la possibilità di trascorrere insieme un fine settimana per 1000 rose. Con una precisazione: inutile chiedere sconti.

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