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Spaccati denti, naso e labbra all’infermiera, picchiata per aver chiesto di liberare l’ingresso del Pronto Soccorso

Violenta aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli) nella notte. L’Asl Napoli 3 Sud chiede la polizia all’ingresso del presidio. Solidarietà dalla Fp Cgil.
A cura di Pierluigi Frattasi
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L'infermiera chiede gentilmente agli accompagnatori di uscire dal Pronto Soccorso perché c'è troppa folla e bisogna assistere i pazienti. Ma viene aggredita a pugni in faccia: le spaccano il labbro e le rompono un dente e il naso. Scene dal film dell'orrore nella notte all'Ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, con l'infermiera soccorsa dai colleghi mentre perdeva anche sangue dal naso, a quanto apprende Fanpage.it. Per l'infermiera 25 giorni di prognosi per la guarigione. Sul posto sono arrivati subito gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Castellammare che stanno indagando sulla vicenda.

Le infermiere chiedono agli accompagnatori di uscire, picchiate

Secondo le prime ricostruzioni, sembra che a scatenare la rabbia degli aggressori sia stata la richiesta avanzata dall'infermiera fatta ad alcuni parenti di pazienti che erano in sala di uscire dal Pronto Soccorso, in quel momento molto affollato, per consentire al personale sanitario di poter assistere meglio i pazienti che ne avevano bisogno. La risposta dei familiari, però, sarebbe stata invece di aggredire l'operatrice sanitaria con spintoni e pugni in faccia.

Acquisiti i filmati delle telecamere

I poliziotti del commissariato di Castellammare di Stabia hanno acquisito i filmati del sistema di videosorveglianza interno all'ospedale e, in attesa della denuncia, procedono d'ufficio all'identificazione dell'aggressore, coordinati nelle indagini dalla Procura di Torre Annunziata. Altre due aggressioni al personale sanitario erano avvenute – secondo quanto segnalato dall'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, presieduta da Manuel Ruggiero – ad un equipaggio del 118 a Casoria e al personale del pronto soccorso dell'ospedale San Paolo di Napoli.

L'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia
L'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia

La solidarietà dell'Asl Napoli 3 e di Fp Cgil

Il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo, e il direttore sanitario dell'ospedale di Castellammare di Stabia, Massimo Maiolo, hanno espresso massima "solidarietà e vicinanza" all'infermiera in servizio nel pronto soccorso del San Leonardo aggredita violentemente ieri sera dai parenti di un paziente.

Spiega il direttore generale dell'azienda sanitaria locale del quadrante a Sud di Napoli:

"Siamo stanchi delle violenze. Chiediamo l’immediata attivazione del drappello di polizia all’interno del presidio. Arrivati a questo punto la militarizzazione degli ospedali è l’unica strada percorribile.

Ogni giorno gli operatori sanitari raggiungono il posto di lavoro per curare e non certo per rischiare la vita. Naturalmente, nel percorso giudiziario che seguirà questo atto di violenza, come azienda ci costituiremo parte civile".

Vicinanza a solidarietà alla infermiera aggredita dal sindacato Fp Cgil, tramite il coordinatore Michele Maddaloni e il delegato di presidio, Gaetano Romano, che in una nota scrive:

Il nuovo anno è appena iniziato e subito si contano numerosi e gravissimi episodi di violenza in danno agli operatori sanitari. Ultimo, non per gravità, ma per ordine temporale, è avvenuto questa notte al PS del Po San Leonardo di Castellammare di Stabia. Tale situazione è inaccettabile in un presidio che raccoglie un bacino di utenza talmente esteso da non riuscire a far fronte ormai ad una situazione resa insostenibile, anche e soprattutto, dalla crescente richiesta di risposte ai bisogni di salute della popolazione e dalla mancanza endemica di strutture sanitarie e di personale.

E conclude:

La CGIL condanna fortemente tali episodi di violenza che minano lo stesso nostro SSN e richiedono a gran voce l’intervento di chi di dovere per far fronte a tale emergenza sia di carattere sanitario che e soprattutto di sicurezza sul luogo di lavoro.

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