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Infermiera picchiata a Castellammare, l’arrestato si difende: “Non l’ho colpita io”. La verità nelle telecamere

Romeo Ferraiuolo, in carcere, nell’interrogatorio ha sostenuto di non avere ferito Anna Procida e ha raccontato di un colpo involontario in una rissa.
A cura di Nico Falco
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Il colpo alla bocca che ha spaccato i denti ad Anna Procida, l'infermiera aggredita nel Pronto Soccorso del "San Leonardo" di Castellammare di Stabia, non l'avrebbe sferrato lui, e nemmeno sarebbe stato volontario: si difende così Romeo Ferraiuolo, operaio, che la mattina dell'8 gennaio si è presentato al commissariato locale della Polizia di Stato per raccontare la sua versione. L'uomo si trova attualmente nel carcere di Poggioreale, su di lui pende l'accusa di lesioni gravi a operatore sanitario: rischia una pena da 4 a 10 anni di carcere.

Le telecamere al vaglio degli inquirenti

Ferraiuolo, che nel passato ha solo una condanna con pena sospesa per uno scippo del 2003, quando era ancora minorenne, è assistito dall'avvocato Giuliano Sorrentino; entro il 18 gennaio verrà presentata istanza al Riesame per chiedere la scarcerazione o almeno gli arresti domiciliari. La verità potrebbe arrivare dalle telecamere del Pronto Soccorso, che in questi giorni sono al vaglio degli inquirenti.

L'aggressione risale alla serata del 3 gennaio scorso, il caso è diventato nazionale quando le foto dell'infermiera ferita, Anna Procida, sono state diffuse; la donna aveva raccontato di avere ricevuto un pugno al volto e di essere stata colpita anche quando era a terra, e che era rimasta ferita anche la sorella, Maria Rosaria Procida, anche lei infermiera e che lavora nello stesso reparto. Le telecamere avrebbero ripreso gran parte dell'episodio e potrebbero rivelarsi fondamentali per confermare la versione della vittima.

L'arrestato: "Colpo involontario, non sono stato io"

Totalmente diversa la versione dell'arrestato, che sostiene che si sia trattato non di una aggressione ma di una rissa, conseguente ad un litigio nato con le due infermiere, che avevano cominciato il turno pochi minuti prima. Quel giorno Ferraiuolo era in ospedale con la sorella per uno zio che aveva avuto un malore. Secondo la sua versione, raccontata agli inquirenti durante l'interrogatorio di garanzia, i due erano stati "incaricati" di reggere la mascherina per l'ossigeno del parente e, quando gli era stato chiesto di uscire, avevano chiesto chi li avrebbe sostituiti, ottenendo però una risposta sgarbata che aveva fatto nascere la prima discussione.

I momenti di contatto tra i litiganti sarebbero stati due. Il primo si sarebbe concluso con un litigio verbale ma poco dopo ci sarebbe stata l'aggressione. Anche su questo aspetto la versione di Ferraiuolo è diversa. L'uomo ha raccontato che, mentre la sorella discuteva con Anna Procida, avrebbe visto la sorella avvicinarsi e sarebbe intervenuto; ci sarebbe stata una rissa e involontariamente avrebbe colpito la prima al volto, ma non sarebbe stato quello il colpo che ha spezzato i denti; secondo Ferraiuolo a ferire l'infermiera sarebbe stato un altro colpo, anche questo conseguenza di un movimento scomposto e non volontario nella concitazione del momento, forse sferrato dalla propria sorella, che ha una placca ortopedica nel braccio.

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