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Incredibile scoperta a Paestum: dagli scavi emergono due nuovi templi greci

Durante lavori di scavi nel Parco Archeologico di Paestum sono emersi due nuovi templi dorici che risalirebbero al V secolo avanti Cristo circa.
A cura di Valerio Papadia
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I siti archeologici della Campania non smettono mai di sorprendere e di regalare nuove scoperte: l'ultima, in ordine di tempo, arriva da Paestum, dove sono stati scoperti due nuovi templi dorici di origine, ovviamente, greca. I templi sono riaffiorati – come rende noto il Ministero della Cultura – durante lavori di scavi che si stanno eseguendo nella zona occidentale dell'antica città di Poseidonia-Paestum, a ridosso della cinta muraria e a pochi metri dal mare.

Il primo tempio risalirebbe al V secolo avanti Cristo e si è conservato nelle porzioni dello stilobate (il basamento delle colonne) e del crepidoma (i gradini dove veniva costruito il tempio). Al di sotto della peristasi di questo tempio sono stati poi rinvenuti 14 capitelli dorici frammentati e altro materiale architettonico: questo indica che si è di fronte a un altro tempio, probabilmente risalente al VI secolo avanti Cristo, epoca dei tre maggiori templi che si possono attualmente ammirare nel Parco Archeologico di Paestum.

"Le recenti scoperte confermano quanto a Paestum ci sia ancora molto da fare sul fronte degli scavi, della ricerca e anche sul piano della valorizzazione. Dopo decenni di inerzia, il Ministero della Cultura sta dando impulso a notevoli iniziative" ha affermato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

"I nuovi scavi pestani sono l’ennesima dimostrazione di come lo studio e la ricerca siano assi portanti nella gestione del patrimonio culturale e strumenti fondamentali delle funzioni di tutela e di valorizzazione che lo Stato è chiamato ad espletare, in un’ottica quanto più ampiamente sinergica tra le varie professionalità coinvolte a diverso titolo nelle investigazioni archeologiche" ha invece detto Massimo Osanna, direttore generale per i musei italiani.

Infine, Tiziana D'Angelo, direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia, ha dichiarato: "Questi eccezionali rinvenimenti, che aggiungono nuovi fondamentali tasselli alla ricostruzione della storia arcaica della colonia magnogreca di Poseidonia, documentano, infatti, le molteplici fasi costruttive di un santuario situato in una zona liminare, in prossimità della costa da cui i coloni stessi erano giunti alcuni decenni prima, ed edificato in epoca arcaica prima ancora che la città fosse dotata di un circuito difensivo".

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