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Covid 19

Incinta e positiva al Covid, partorisce e si aggrava: la storia di Palma, raccontata dal marito

Palma, 28 anni, contrae l’infezione da Coronavirus mentre è in procinto di partorire. In ospedale dà alla luce il bimbo, si aggrava e finisce in terapia intensiva. Il marito, Alfonso, racconta l’odissea all’ospedale di Caserta: “Ci hanno detto che poteva curarsi a casa, ore passate al telefono per ottenere una ambulanza”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Finisce in terapia intensiva dopo essere risultata positiva al Covid-19 a poche settimane dal parto: Palma Reale, 28 anni, di Liberi (in provincia di Caserta), nel frattempo ha partorito ma purtroppo si trova ora in terapia intensiva al Nuovo Policlinico di Napoli. Ha seri danni ad un polmone e non è ancora fuori pericolo: ha sviluppato la forma più violenta dell'infezione da Sars-CoV2 lo scorso 18 agosto. La donna non era vaccinata contro il Covid. La sua vicenda è raccontata dal marito, Alfonso Vozza, che a Fanpage.it spiega l'odissea tra ospedali, paure e terapie.

Anche lui, come la consorte, è positivo e dunque non può lasciare la quarantena domiciliare a cui è sottoposto assieme alle tre figlie piccole della coppia. È dunque in attesa di poter abbracciare l'ultimo nato e soprattutto di rivedere la compagna di vita sana e salva.

"Siamo risultati positivi lo scorso 18 agosto", racconta Alfonso Vozza, "ma al pronto soccorso dell'ospedale di Caserta ci hanno rimandato a casa, dicendo che potevamo curarci presso il nostro domicilio. Ciò, nonostante mia moglie fosse all'ottavo mese e mezzo di gravidanza". Pochi giorni dopo, le condizioni sono iniziate a peggiorare e sono iniziati anche i primi problemi. "Ore a telefono per far arrivare un'ambulanza, non sapevano neanche loro cosa fare. Alla fine, per fortuna, è intervenuto il sindaco, e finalmente si è mosso qualcosa e mia moglie è stata portata al Policlinico a Napoli".

Qui le condizioni della donna sono apparse però complicate: poco dopo l'arrivo è stata portata in terapia intensiva, dove si trova ancora ora. Nel frattempo, il bambino piccolo è venuto alla luce. "Mio figlio sta bene, per fortuna, e aspetto solo che possa tornare a casa", ha spiegato ancora Alfonso Vozza.

"Mia moglie però un polmone collassato ed un altro danneggiato. La saturazione era scesa al 62% prima di risalire nelle scorse ore sopra 90, i medici del Policlinico stanno facendo un lavoro straordinario, e li voglio ringraziare pubblicamente", ha aggiunto, per poi concludere: "Tutto questo secondo me poteva evitarsi se fosse stata ricoverata subito, invece di essere rimandata a casa. E invece ora siamo in questa situazione".

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