Incidente nel cantiere metro a Napoli, i sindacati degli operai in sciopero: colleghi in lacrime per Antonio
Sciopero dei sindacati degli operai edili oggi per protestare contro le morti bianche sul lavoro. L'ultimo episodio a Napoli, mercoledì 22 maggio scorso, con la morte del 63enne Antonio Russo ed il ferimento di altri due colleghi, ha scosso tutta la città. I lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia, nell'ambito dello sciopero di 8 ore indetto dalle organizzazioni sindacali di categoria Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Napoli, per protestare contro l'ennesimo incidente che ha spezzato la vita di un operaio.
Sagome nere e caschi insanguinati alla manifestazione
In piazza del Plebiscito tanti colleghi di Russo, che sarebbe andato in pensione tra pochi mesi, con le lacrime agli occhi. All'iniziativa hanno partecipato gli operai impegnati nei cantieri di tutte le linee della Metropolitana di Napoli, come Linea 1, 6 e 7, e dell'ex Alifana. Davanti alla Prefettura è stato steso un lenzuolo. Sopra, una sagoma nera, caschi gialli insanguinati, a simboleggiare le vittime sul lavoro in Campania.
Mercoledì 29 maggio è stato convocato in Prefettura il vertice richiesto dal sindacato, al quale sono stati chiamati a partecipare il Comune di Napoli, la Regione Campania e gli organi preposti alla vigilanza. "Ancora un infortunio mortale sui cantieri edili in Campania. I lavori di completamento della linea 1, tratto Poggioreale-Capodichino, sono stati teatro dell'ennesimo incidente: un morto e due feriti di cui uno grave", hanno ricordato le sigle sindacali.
La Galleria di collegamento tra Capodichino e Poggioreale, intanto, è stata sequestrata dalla magistratura, assieme al carrello locomotore sul quale viaggiavano i tre operai e al pezzo di talpa contro il quale si sarebbe scontrato. La Procura ha aperto un'inchiesta per chiarire cosa sia avvenuto e cosa possa aver causato l'incidente. Il cantiere della Stazione metro di Capodichino non è stato sequestrato.