Pozzuoli, donna uccisa da camion dei rifiuti mentre va da nipotini: il conducente scappa ma è individuato

Si chiama Maria Schiano Lomoriello, detta Rosa, è la moglie del professor Pino Cutolo, fratello del noto imprenditore Mario Cutolo, titolare dello storico locale Play Off di Lucrino e del consigliere comunale Massimiliano Cutolo, la donna investita e uccisa da un mezzo pesante oggi, 18 ottobre 2020, poco dopo le 7.30 del mattino a Pozzuoli, a pochi passi dalla rotonda Cumana, meglio conosciuta come "rotonda di Cavani" in via Miliscola. I fatti sono stati chiariti dopo poche ore: in mattina la signora , 72 anni, ha attraversato dall'ingresso del noto locale per recarsi a casa della figlia e accudire le nipotine. In quel momento, il dramma: un veicolo ad alta velocità ha travolto e ucciso la donna, il conducente non si è fermato e non ha prestato soccorso.
I medici del 118 giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso. Subito sono iniziate le indagini alla ricerca di testimonianze ma soprattutto delle immagini di videosorveglianza pubbliche e private nella zona. Lì, la svolta: da alcuni filmati si evince che un camion della raccolta dei rifiuti (non è stata resa nota l'azienda) ha travolto la donna e che il guidatore dopo l'incidente si è allontanato. Il mezzo è stato sequestrato e al momento è al vaglio la posizione dell'autista. La salma della donna è sotto sequestro; il magistrato di turno ha disposto il trasferimento della salma al primo Policlinico di Napoli per l'esame autoptico. La rotonda all'incrocio con un noto locale della zona è fonte da tempo di numerose contestazioni, sia per il traffico che genera in entrata e in uscita dalla zona sia per la pericolosità delle auto che si immettono a folle velocità sulla careggiata.

Il sindaco Figliolia: chi ha visto collabori
"Se qualcuno ha visto qualcosa, qualche dettaglio, collabori per ricostruire l'accaduto". A parlare è il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia. "Prestare soccorso alle persone è un dovere innanzitutto morale. Non ci sono parole che possano giustificare un comportamento simile: chi ha sbagliato, soprattutto se consapevolmente, deve assumersi tutte le proprie responsabilità . Un ringraziamento ai carabinieri di Pozzuoli che stanno lavorando sul caso incessantemente da stamattina presto, senza tralasciare nulla".
(articolo aggiornato il 18 ottobre alle ore 15.20)