Incidente con tre morti ad Afragola, condannato a 7 anni di carcere un automobilista
Condannato a sette anni di reclusione uno degli automobilisti a processo per l'incidente dell'8 aprile 2019 costato la vita a tre giovani: è stato giudicato colpevole di omicidio stradale, con l’aggravante di aver causato più vittime. Erano quattro le persone finite a processo: un secondo automobilista è stato condannato a due anni con pena sospesa, mentre per altri due è arrivata l'assoluzione per non aver commesso il fatto: tra questi anche il giovane che era alla guida dell'auto a bordo della quale trovarono la morte tre ragazzi, tutti tra i 23 ed i 28 anni.
Lo ha stabilito dal collegio "A" della prima sezione penale del Tribunale di Napoli Nord presieduto dal dottor Luigi Buono. Nell'impatto morirono Antonio Esposito, 28enne di Afragola, la fidanzata Maria Notaro, 23enne di Piazzolla di Nola, e Arcangelo D’Afflitto, 23enne di Afragola. Si salvò solo il giovane alla guida, di 25 anni ed originario di Crispano. Complessivamente furono sei le automobili coinvolte nell'incidente, con quattro feriti oltre ai tre decessi.
Secondo quanto ricostruito in sede processuale, a causare l'incidente sarebbe stato il 45enne condannato, che a bordo della sua Mercedes 190 D era arrivato alle 3 di notte dell'8 aprile 2019 sull'A1, tra Acerra, Afragola e il bivio con l’A16, in direzione dell'innesto sulla Roma-Napoli, ad una velocità di circa 130 chilometri orari "in un tratto dove il limite è 100 km/h e senza illuminazione", come spiegato dal pubblico ministero Valeria Vinci, finendo col tamponare con violenza la Nissan Micra dove viaggiavano i quattro ragazzi. Altre auto, in quel momento in arrivo, finirono per travolgere a loro volta le automobili incidentate. Gli impatti, multipli, furono violentissimi e portarono alla morte di Maria Notaro, che venne sbalzata sull'asfalto nonostante sedesse sul sedile posteriore, così come il fidanzato Antonio Esposito morì a sua volta sul colpo. Arcangelo D’Afflitto era rimasto gravemente ferito, ma i medici non riuscirono a salvarlo, e dopo tre giorni di agonia morì in ospedale. La notizia della condanna è stata diffusa dallo Studio3A-Valore S.p.A., che difende la famiglia di Antonio Esposito, una delle tre vittime del tragico incidente di Afragola.