Incidente bus a Capri, 6 indagati per la morte dell’autista Emanuele Melillo
Ci sono 6 indagati per la morte dell'autista dei bus di 32 anni Emanuele Melillo, deceduto in un tragico incidente stradale avvenuto il 22 luglio scorso a Capri, quando il mezzo sul quale viaggiava Melillo assieme ad altri 23 passeggeri rimasti feriti, precipitò in un dirupo nei pressi di Marina Grande. Il bus, secondo le prime ricostruzioni, sfondò il guard rail esterno finendo nel burrone in basso, in uno spazio poco distante da un lido balneare. Melillo, che era anche sindacalista Ugl Fna, morì poco dopo, a causa delle lesioni riportate nell'impatto, nonostante i soccorsi. L'inchiesta si è concentrata sia sullo stato della manutenzione del bus che della tenuta del parapetto.
Sei indagati per l'incidente bus a Capri
Adesso, la Procura di Napoli ha iscritto sei persone nel registro degli indagati nell'ambito degli accertamenti sulla morte di Emanuele Melillo. Si tratta di quattro funzionari della Città Metropolitana di Napoli, ossia l'ex provincia, responsabili dei dipartimenti viabilità, dell'amministratore della società di trasporto pubblico ATC di Capri e di un medico.
Nei loro confronti, i pm ipotizzano, a vario titolo, i reati di disastro colposo, omicidio stradale e lesioni stradali multiple. Adesso bisognerà aspettare il prossimo 24 febbraio, quando verrà conferito l'incarico al consulente della Procura che darà inizio all'incidente probatorio sul bus precipitato e sulla documentazione che è stata raccolta finora dagli inquirenti. Il corpo di Melillo è stato sottoposto anche ad autopsia per chiarire se il giovane potesse aver avuto un malore mentre era alla guida del bus. I funerali si sono svolti il 3 agosto, nella Basilica di San Lorenzo Maggiore, nel cuore di Napoli – il giovane era originario del Rione Sanità: ai funerali era presente anche il sindaco di Capri, Marino Lembo, e alcuni colleghi dell'Atc.