Napoli, atterraggio pesante: l’aereo sbatte con la coda sulla pista di Capodichino. Aperta inchiesta

Attimi di paura, qualche giorno fa, all'aeroporto di Napoli-Capodichino: un volo della Blue Air, compagnia low-cost rumena, proveniente da Bucarest, è stato protagonista di un brusco atterraggio in pista. L'incidente, come Fanpage.it ha potuto verificare da più fonti, si è verificato nello scalo partenopeo lo scorso 6 maggio ma è emerso soltanto ora: il velivolo – il volo OB143 – come detto proveniente dalla capitale rumena, era in fase di atterraggio all'aeroporto di Napoli quando, probabilmente a causa del vento, ha urtato con la sezione della coda sulla pista.
Un atterraggio turbolento a dir poco, dunque, per i passeggeri, ma per fortuna, da quanto si apprende, nessuno ha lamentato o denunciato ferite causate dall'incidente; l'impatto con la pista, però, ha causato ingenti danni alla fusoliera dell'aereo, come si vede anche da alcune fotografie scattate al velivolo dopo l'incidente. L'aereo è stato prontamente messo in sicurezza e portato in manutenzione.
Indagine in corso sull'accaduto
Sull'incidente occorso all'aeroporto di Capodichino lo scorso 6 maggio si è espressa anche l'Ansv, l'Agenzia nazionale per la sicurezza dell'aviazione civile italiana, che ha avviato una indagine e ha acquisto quella che comunemente viene indicata come "scatola nera" del velivolo.
In una nota ufficiale, l'Ansv ha dichiarato:
Dopo aver completato l’acquisizione delle prime evidenze, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto una inchiesta di sicurezza a seguito dell’evento (heavy landing) occorso il 6 maggio, sull’aeroporto di Napoli Capodichino, al Boeing 737-800 marche di identificazione YR-BMM.
Poiché l’aeromobile ha riportato, in atterraggio, danni strutturali nella parte posteriore, l’evento è stato classificato come incidente. Incolumi le persone a bordo.
Un investigatore dell’ANSV è sul luogo dell’evento, per esaminare i danneggiamenti riportati dal velivolo e acquisire i registratori di volo
Aviation Herald, uno dei più attendibili siti di settore che pubblica rapporti di incidenti e inconvenienti nell'aviazione commerciale, ha reso noto i dettagli tecnici di quello che viene definito «atterraggio duro», in (inglese heavy landing):
L'aereo è atterrato a 120 KIAS (Vref 137 KIAS), 1200 fpm di pendenza e circa 8,9 gradi di assetto con il muso verso l'alto subendo un'accelerazione verticale di +3,83 G con conseguente colpo di coda, proprio al tocco giù un avviso di wind shear GPWS attivato (ma si presume che sia stato errato a causa del grave atterraggio duro. Mentre l'equipaggio di condotta era a conoscenza dell'atterraggio duro, il colpo di coda è stato scoperto solo al gate.
I risultati dell'indagine preliminare suggeriscono che l'aereo – dopo che l'autopilota è stato disconnesso a 1500 piedi AGL – è sceso sotto la traiettoria di planata iniziando sotto i 200 piedi AGL, si è verificato un avviso di planata GPWS, la traiettoria verticale è stata corretta tuttavia senza aggiungere spinta causando uno stato di bassa energia del velivolo.